Niente da fare per la Virtus Verona, che contro Trento cade di misura tra le mura amiche interrompendo così la striscia di risultati utili, durata cinque partite. Agli ospiti basta un goal di Da Cunha poco prima della mezzora per riassaporare il gusto della vittoria, raccolta dopo quattro k.o. di fila. Pertanto, a distanza di qualche giorno dall’esplosione dell’indagine della Guardia di Finanza, che ha toccato in prima persona Fresco per una questione legata all’accoglienza di rifugiati, la formazione rossoblù incappa in una battuta d’arresto abbastanza inaspettata. Domenica prossima la Virtus farà visita alla FeralpiSalò, attuale seconda forza del torneo e artefice dell’eliminazione degli scaligeri dai play-off della scorsa annata.
La cronaca dell’incontro
Fresco opta per la consueta difesa a cinque che ha caratterizzato il suo undici in questo inizio di campionato, mentre in attacco concede una chance ad Arma al fianco di Pittarello. L’avvio è decisamente arrembante da parte di entrambe le squadre, ma la prima vera occasione capita proprio sui piedi del capocannoniere locale, il cui tiro è deviato in corner dall’estremo difensore ospite. Qualche minuto più tardi Arma, dopo un rimpallo con il portiere Chiesa, spedisce sul fondo da fuori area a porta sguarnita. A ridosso della mezzora il Trento sblocca il punteggio grazie a Nunes da Cunha, che dalla distanza insacca sotto il sette.
Al rientro sul terreno di gioco, la Virtus Verona alza il proprio baricentro a caccia della rete del pari. Ancora una volta è Pittarello l’uomo più pericoloso tra le fila dei padroni di casa, ma Chiesa risponde presente, costringendo i rossoblù a un tiro dalla bandierina. La formazione trentina resiste all’urto degli uomini di Fresco, che chiudono gli avversari nella loro metà campo, ma non riescono più a impensierire la loro retroguardia, che si chiude al meglio. Al triplice fischio, la Virtus abbandona le ultime speranze, uscendo dal Gavagnin affranta.
Le parole di Fresco nel post-partita
Tangibile la delusione nello sguardo di Fresco, che deve incassare un’amara sconfitta: “Perdiamo un incontro dove loro hanno raccolto tre punti con un tiro solo. Per lunghi tratti abbiamo tenuto in mano il gioco: siamo stati superiori anche sul piano delle occasioni, la più nitida con Arma, ma certi gol vanno fatti. Quando si affronta una squadra che si chiude bisogna limitare al massimo l’errore tecnico: non ci siamo riusciti. Prestazione insufficiente? Preferisco rivederla a mente fredda. I cambi di Arma e Hallfredsson? Col senno di poi, potevo aspettare, oppure non farli; i centimetri di Rachid potevano servire quando non trovavamo spazi, così come l’attitudine al tiro di Emil”.
Il tabellino della gara
Virtus Verona (5-3-2): Sibi, Cella (26’st Silvestri), Daffara, Arma (1’st Danti), Pittarello, Amadio, Halfredsson (26’st Nalini), Lonardi, Pellacani, Metlika (32’st Zarpellon), Faedo (26’st Zugaro). All. Fresco
Trento (4-3-1-2): Chiesa, Galazzini (40’st Seno), Trainotti, Nunes Da Cunha (30’st Scorza), Simonti, Caporali, Pasquato (40’st Ferrara), Izzillo (36’st Ruffo), Dionisi, Carini, Barbuti. All. Parlato
Arbitro: Taricone di Perugia
Reti: 27′ pt Da Cunha
Credit Foto: Virtus Verona Official Instagram