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Nazionale Siciliana

La Nazionale di calcio Siciliana, fra sogno e realtà

Giacomo Tedesco, al tramonto degli anni ’90, l’aveva immaginata, ne aveva anche ipotizzato la formazione. Il pensiero di una Nazionale Siciliana di calcio lo ha sempre coltivato e coccolato. E, a due giorni dalla presentazione ufficiale della nascita di questa nuova realtà, presso la “Sala Gialla”, Piersanti Mattarella, di Palazzo Reale, l’ex centrocampista di Palermo, Catania e Trapani, è tornato sull’argomento, intervenendo nel corso del format settimanale di Trm, Siamo Aquile.
«Parliamo di un sogno che, se si dovesse concretizzare, mi renderebbe felicissimo – ha detto Giacomo Tedesco -. Negli anni dal ’97 al 2000 erano tanti i palermitani in serie A e B che mi facevano riflettere proprio sull’idea della creazione di una Nazionale. Perché Malta, Gibilterra San Marino si sono e noi noi. Penso che la Sicilia fornirebbe un materiale tecnico più competitivo. Se adesso lo si sta attuando sono contento. Darà più possibilità ai giovani siciliani di emergere. Mi farebbe piacere in futuro far parte di un ipotetico staff tecnico».

Mentre fervono i preparativi per l’atteso evento di lunedì alle 16.30, il direttore generale di Sicilia Football Association, Alberto L’Episcopo, ha riaperto il dibattito sull’argomento.
«Le dichiarazioni di Giacomo ci inorgogliscono e ci riempiono di gioia – ha detto L’Episcopo -. Lui tra l’altro assieme a Giovanni è uno di quelli che ha rappresentato l’eccellenza del calcio siciliano in epoca moderna, e tra quelli che sin dalla genesi pensiamo di coinvolgere nel progetto».
Quindi vi conoscete dagli anni in cui militavate in Serie A, lui da giocatore, tu da dirigente?
«Ci siamo incrociati più volte quando vestiva le maglie di Catania, Bologna e Reggina, ricordo che abbiamo scambiato qualche parola, non abbiamo mai approfondito la conoscenza. Conosco il fratello maggiore, Totò, che ho avuto come allenatore in seconda in Serie C all’Igea Virtus».
Però non l’avete ancora contattato, perché?
«Per lo stesso motivo che lo ha spinto a dire “se le voci sono vere”. Il primo avversario che abbiamo dovuto affrontare è proprio un fisiologico scetticismo, e abbiamo messo in scaletta di metterci in contatto con i più alti esponenti dal nostro calcio solo dopo aver ottenuto i riconoscimenti internazionali e istituzionali».
Riconoscimenti arrivati con l’ammissione a Conifa e la presentazione di lunedì a Palazzo Reale, alla presenza anche del Governo Regionale.
«Esattamente, tra l’altro lunedì saranno presenti anche i vertici di Conifa, tra cui il Presidente Mondiale Per-Anders Blind, il Presidente Europeo Alberto Rischio e il Direttore Mondiale No Limits Francesco Zema. Abbiamo anche invitato i presidenti di Palermo, Catania e Messina, i 3 club siciliani attualmente tra i professionisti, speriamo qualcuno di loro riuscirà ad essere presente».
Per cui possiamo confermare a Giacomo che non solo le voci sono verissime, ma siamo già nel campo dei fatti.
«Sì, difatti la Nazionale Siciliana è già scesa in campo lo scorso settembre nel Mini-Europeo Conifa di Futsal a Sanremo, ora tanti Siciliani stanno aspettando di sapere quando scenderà in campo la selezione di calcio a 11. L’evento di Sanremo è stato fondamentale per il lancio del nostro progetto, e rappresenta per noi un importante punto di partenza, che ci ha consentito di staccare il pass per i Mondiali Conifa di Futsal, che avranno luogo nel 2022».
Nel 2022 si giocheranno anche gli Europei di Calcio a 11 di Nizza, la Sicilia ci sarà?
«Le griglie sono state composte prima della nostra ammissione e, quindi, non possiamo avere la certezza di partecipare, sebbene la dirigenza Europea di Conifa ha tenuto ad inserirci come riservista. In parole povere parteciperemo se qualcuna delle attuali selezioni dovesse rinunciare. Ma non ci fermiamo qui: siamo in contatto con importantissime federazioni già consolidate per l’organizzazione di un Trofeo del Mediterraneo, da giocare già nel 2022».
– E sull’ipotesi di un inserimento di Tedesco nella vostra compagine? Sarebbe una strada percorribile?
«Assolutamente sì, come dicevo per noi sarebbe un onore poter contare sull’apporto di un personaggio di tale spessore, soprattutto corroborato da uno spirito patriottico che traspare così pregnante, nelle sue parole. Dirò di più: da sabato 27 fino a lunedì 29 saremo a Palermo, se Giacomo avrà voglia e tempo possiamo già incontrarci, illustrargli di persona il progetto, e valutare assieme il contributo che vorrà dare».

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