Nel turno infrasettimanale di Serie A, corrispondente alla quindicesima giornata stagionale, il Verona non sfonda il muro del Cagliari e non va oltre lo 0-0. La formazione scaligera torna a muovere la classifica dopo la sconfitta di Marassi contro la Sampdoria, salendo a quota 20 punti in classifica. Agli uomini di Tudor non sono mancate le occasioni per guadagnare l’intera posta in palio, ma si sono imbattuti in un Radunovic (gialloblù nella stagione 2019/2020) in stato di grazia, autore di interventi prodigiosi. Domenica l’Hellas farà visita al Venezia per dare vita a un derby veneto particolarmente sentito da entrambe le tifoserie.
La cronaca dell’incontro
Mister Tudor decide di non adottare un turn-over troppo invasivo per non stravolgere quello che è l’assetto principale. Dunque, in avanti i soliti noti, con Barak e Caprari dietro a Simeone. Nella primo terzo di gara le due squadre non si risparmiano, presentendosi di frequente dalle parti dei due rispettivi portiere, senza, però, impensierirli granché. Anzi, i maggiori protagonisti sono i difensori ospiti Caceres e Lykoggianis, che in un paio di situazioni anticipano i diretti avversari, salvando goal praticamente certi. Superata di poco la mezzora, Nandez riparte sulla corsia di destra, sfodera una conclusione da posizione defilata, ma trova i guantoni di Montipò a smanacciare. A cinque minuti da duplice fischio, Veloso disegna una traiettoria insidiosa su punizione, ma Radunovic si esibisce nel primo di tanti interventi provvidenziali.
Al rientro in campo dopo l’intervallo, Lazovic filtra per Simeone, che si fa ipnotizzare dal portiere rossoblù. Qualche istante più tardi, l’estremo difensore cagliaritano si rivela nuovamente decisivo, negando la gioia della rete a Barak, levando la sfera dall’incrocio dei pali. A metà frazione, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Dawidowicz svetta più in alto di tutti, ma la sua incornata si stampa sul palo. Nei minuti conclusivi, Radunovic salva ancora il risultato grazie a un riflesso miracoloso sul tentativo ravvicinato di Lasagna. Niente da fare per il Verona, che mantiene la porta inviolata, ma nemmeno sfonda quella del Casteddu, ben difesa dal serbo classe ’96.
Le parole di Tudor nel post-partita
In zona mista, il tecnico croato Tudor ha espresso tutto il suo rammarico per non aver portato a casa i tre punti:
“Penso che il risultato non sia giusto: c’è stata solo una squadra in campo. Il loro portiere ha deciso la partita. Ho comunque fatto i complimenti ai ragazzi. La Serie A è difficile, queste partite si possono anche perdere, invece abbiamo sempre avuto la struttura di squadra giusta, siamo stati sempre attenti. Il Cagliari ha tre o quattro giocatori molto importanti, e noi su questo aspetto abbiamo lavorato molto bene. C’era voglia di vincere, abbiamo creato abbastanza ma il loro portiere ha fatto bene. Ci è mancata un po’ di lucidità avendo giocato dopo tre giorni”.
Poi ha proseguito: “Oggi la squadra era vogliosa di giocare, forse non aveva grande brillantezza, ma poi si è ripresa. Noi abbiamo l’obiettivo di salvarci, di progredire, di fare le cose giuste: c’è una struttura da tenere, c’è da essere sul pezzo. Questi sono gli obiettivi. Mi hanno detto che abbiamo avuto il 70% di possesso, non me ne frega niente: conta con quanta gente vai ad attaccare. Poi c’è il giro palla, l’uscita: cose sulle quali bisogna lavorare. Poi non si può sempre andare a cento, ci sono i periodi. Noi dobbiamo stare sul pezzo: questo alla lunga paga”.
Il tabellino della gara
VERONA (3-4-1-2): Montipò; Dawidowicz, Gunter (45′ Casale), Ceccherini; Faraoni, Ilic (78′ Bessa), Veloso (78′ Tameze), Lazovic; Barak; Caprari, Simeone (78′ Lasagna). All. Tudor
CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Caceres, Ceppitelli, Carboni, Lykogiannis (85′ Zappa); Bellanova, Grassi (82′ Strootman), Nandez, Dalbert (74′ Marin); Joao Pedro, Keita Baldè (74′ Pavoletti). All. Mazzarri
Arbitro: Marcenaro di Genova
Credit Foto: HellasVerona/TwitterOfficial