Per la rubrica Calciatori Siciliani, ideata insieme alla Sicilia Football Association, oggi ci occupiamo di uno degli atleti isolani di livello più alto degli ultimi trent’anni, la bandiera del Catania Giuseppe Mascara.
Calciatore capace di spaziare in varie posizioni del fronte d’attacco (centravanti, seconda punta, ala sinistra e trequartista), Beppe Mascara ha segnato profondamente la storia del calcio siciliano dei primi anni duemila, conquistandosi un posto nell’olimpo del Catania, squadra di cui è attualmente il recordman di reti in Serie A, e superando una leggenda del calcio mondiale come Totò Schillaci nella classifica dei migliori marcatori siciliani nel massimo campionato italiano.
Nato il 22 agosto 1979 a Caltagirone, in provincia di Catania, ma cresciuto a Comiso, provincia di Ragusa, Beppe Mascara iniziò la propria carriera agonistica nelle giovanili del paese di residenza. Notato dai dirigenti del Ragusa, nel 1995 fu acquistato dalla società iblea, disputando con essa il primo campionato di Serie D a soli sedici anni. Dopo le due stagioni in Sicilia, nel 1997 verrà acquistato dai campani della Battipagliese, facendo il proprio esordio tra i professionisti in Serie C1.
Dopo tre stagioni con la squadra della provincia di Salerno, nel 2000 Mascara fu acquistato dall’Avellino, compagine con cui raggiunse i play-off di C1, persi in semifinale proprio contro il Catania. Con la maglia biancoverde degli irpini Mascara giocò un campionato da centravanti puro, mettendo a segno 19 gol e facendosi notare dalle società di categoria superiore.
Acquistato dalla Salernitana nell’estate del 2001, Mascara fece in tempo ad esordire in Serie B con un gol contro la Sampdoria il 26 agosto 2001. Nei giorni seguenti, infatti, l’attaccante farà le valigie per tornare in Sicilia, al Palermo allenato da Lino Mutti. Malgrado l’ottimo inizio, l’esperienza rosanero di Mascara sarà funestata da infortuni e problemi fisici. In una stagione e mezzo di Serie B con la maglia del Palermo, il futuro bomber siciliano collezionerà solo 38 presenze e 8 gol. Passato al Genoa nel corso del mercato di riparazione del 2003, con i grifoni Beppe Mascara giocherà solo per pochi mesi.
L’estate 2003 segnò il primo passaggio del giocatore al Catania, la squadra nella quale disputerà le migliori stagioni della sua carriera. La prima esperienza in rossazzurro durerà una sola annata, concludendosi con 41 presenze e 13 reti, stesso bottino di gol del grande Lulù Oliveira. L’anno seguente il patron Luciano Gaucci, proprietario sia del Catania che del Perugia, decise di portare il giocatore in Umbria, sempre in Serie B. Dopo un campionato avaro di reti con la maglia biancorossa, grazie anche alla radiazione subita dalla compagine perugina, Mascarà poté fare il suo ritorno all’ombra dell’Etna, questa volta per restarci.
Nella stagione 2005-06, con i suoi 14 gol, Beppe Mascara darà un contributo decisivo al ritorno degli etnei in Serie A dopo ventidue anni. Con la maglia rossazzurra il calatino disputerà cinque stagioni di alto livello in Serie A, contribuendo in maniera determinante ai migliori risultati di sempre del Catania nel massimo campionato. Divenuto un idolo della tifoseria etnea, l’attaccante (impiegato soprattutto come ala sinistra e seconda punta) si conquisterà anche vari soprannomi, tra cui Mascarinho, in onore della sua fantasia “brasiliana”.
A rendere memorabili le gesta di Mascara per i tifosi rossazzurri contribuirà anche la prodezza realizzata il 1° marzo 2009 allo Stadio Renzo Barbera, nel corso dell’infuocato derby di Sicilia contro il Palermo, stravinto dagli etnei per 4-0: un gol da centrocampo, da 50 metri, destinato ad essere premiato come miglior gol dell’anno ed a restare impresso nella memoria dei tifosi catanesi fino ai nostri giorni. L’anno seguente, il 24 marzo 2010, superando Adelmo Prenna, Mascara diverrà anche il calciatore più prolifico nella storia del Catania in Serie A (31 gol in totale).
Ad impreziosire i primati di Mascara in rossazzurro ci sarà anche l’amichevole disputata con la Nazionale Italiana di Marcello Lippi a Pisa contro l’Irlanda del Nord, il 6 giugno 2009. Impiegato come titolare nell’attacco azzurro, Mascara è stato il primo (e finora unico) calciatore della società etnea a scendere in campo con la selezione maggiore italiana.
Ceduto al Napoli nel mercato di riparazione del 2011, con i partenopei Mascara farà il suo esordio in Champions League, ma l’esperienza in maglia azzurra non durerà che un anno circa, chiudendosi con un bilancio di 25 presenze e 4 gol tra campionato e coppe. Acquistato dal Novara nel gennaio 2012, quella con la squadra piemontese sarà l’ultima esperienza di Mascara in Serie A, conclusasi con 15 presenze e 3 gol all’attivo. In totale, nel corso della sua militanza in Serie A, Beppe Mascara ha totalizzato 185 presenze e 39 gol, piazzandosi al quarto posto nella classifica assoluta dei marcatori siciliani in Serie A e superando anche il capocannoniere di Italia ‘90 Totò Schillaci, fermo a 37 marcature.
Giunto nella fase calante della sua carriera, Mascara farà un’apparizione nel campionato degli Emirati Arabi, con l’Al-Nasr, società nella quale ritroverà il compagno di squadra rossazzurro Takayuki Morimoto e con cui metterà a segno 13 gol nel campionato emiratino. Tornato in Italia nel 2013, Beppe Mascara disputerà un’ultima stagione in Serie B, con la maglia del Pescara, per poi chiudere la carriera in Sicilia, tra i dilettanti, vestendo le maglie del Siracusa e dello Scordia.
Ritiratosi dal calcio giocato nell’estate 2016, Beppe Mascara ha intrapreso la carriera di allenatore, esordendo con le giovanili del Catania e passando poi ad allenare Giarre, Sancataldese, Biancavilla, Troina e Siracusa, squadra di cui è tecnico attualmente.