Il Legnago Salus ha un nuovo allenatore: si tratta di Michele Serena, che va a sostituire l’esonerato Giovanni Colella. Gli scarsi risultati ottenuti nelle scorse settimane (6 punti raccolti nelle più recenti dieci uscite e terzultimo posto in classifica) hanno indotto il club della provincia veronese a cambiare guida tecnica. La scelta è ricaduta sul mister veneziano, che torna in panchina a distanza di quasi tre anni dall’ultima volta. Serena, dunque, ha battuto la concorrenza dei vari D’Anna, Foscarini e Pancaro, nomi che circolavano e con i quali la dirigenza ha avuto dei contatti.
Scheda e carriera di Michele Serena
Prima di intraprendere la carriera da allenatore, Michele Serena ha calcato per anni palcoscenici importanti con le casacche di Juventus, Verona, Sampdoria, Fiorentina, Parma, Atletico Madrid e Inter. Terzino di spinta capace di occupare entrambe le corsie laterali, da calciatore ha collezionato 231 apparizioni in Serie A e 36 in Liga, oltre all’esperienze nella terza divisione italiana con Mestre, Venezia e Monza. Serena vanta anche un gettone con la nazionale maggiore dell’Italia. Appesi gli scarpini al chiodo nel 2003, il tecnico veneto muove i primi passi in panchina al timone delle giovanili del Venezia, venendo poi promosso in prima squadra nel 2008.
Negli anni successivi. allena anche in Serie B prima il Mantova – con cui retrocede in Lega Pro nel 2010 – e poi Grosseto e Spezia. Con i liguri conquista la promozione in cadetteria nel 2012, venendo poi esonerato nella stagione seguente. L’ultima esperienza in B, Serena la fa alla guida del Padova nel 2013/2014, prima di tornare nella sua Venezia in Serie C. In seguito, condurrà a più riprese la Feralpisalò tra il 2015 e il 2018, prima di incorrere nella sfortunata avventura di Vicenza, risalente a tre annate fa. Adesso, dopo quasi tre anni di assenza, è chiamato a risollevare le sorti del Legnago.
Le prime parole di Serena da allenatore del Legnago
Nella giornata di oggi, Michele Serena si è presentato ufficialmente alla stampa e ai tifosi:
“Non sono venuto qui per il contratto. Cercavo ben altro e le prime sensazioni, fin dalla prima telefonata con il direttore, sono che, dopo un po’ di girovagare, posso essere nel posto giusto. Ho chiesto la possibilità di lavorare in un certo modo, e spero vivamente di ricambiare la fiducia che è stata riposta in me. Quindi, con lo staff, lavoreremo per soddisfare le esigenze della società. Già da subito io ho sentito delle sensazioni che sono quelle che, dopo un paio d’anni, cercavo. Per cui io sono felice e contento di poter iniziare questa avventura, come 13-14 anni fa, alla mia prima esperienza con il Venezia. Non vedo l’ora di poter iniziare a lavorare con i ragazzi”.
Sul complicato periodo che sta attraversando il Legnago si è espresso con queste parole:
“È evidente che non c’è niente da festeggiare perché, se c’è stato un cambio, significa che le cose non sono andate per il verso giusto, per come ci si aspettava. Per questo io penso che tutti insieme, cercando di creare quell’amalgama assoluta, dobbiamo unire le nostre forze per cercare di risollevare la situazione che si è creata, è questo il primo obiettivo, il più importante. Penso che ci debba essere la consapevolezza di tutti che non si tratta di un momento passeggero, perché siamo ormai a metà percorso, e quindi penso che questo sia il primo, se non l’unico obiettivo. Che tipo di allenatore sono? Dal punto di vista pratico, ho cercato di prendere qualcosa da tutti gli allenatore che ho avuto, dalla tattica di Malesani ai silenzi di Zoff e Cuper“.
Credit Foto: Legnago/FacebookOfficial