La Fiorentina può essere tranquillamente annoverate fra le liete sorprese di questo 2021. Almeno per quanto riguarda la seconda parte della stagione. Perché l’anno che sta per concludersi va assolutamente diviso in due tronconi per i viola: quello della sofferenza e quello della speranza.
Dicevamo di una stagiona molto tribolata quella 2020-21 con i cambi in panchina da Iachini a Prandelli, con le dimissioni di quest’ultimo e il ritorno alla guida tecnica di Iachini, alle prese con una situazione di classifica abbastanza complicata.
La Fiorentina, comunque, concluderà il campionato in tredicesima posizione con 40 punti, a sole sette lunghezze dalla zona retrocessione. Ma un dato positivo c’è. L’esplosione del suo gioiello, il bomber Dušan Vlahović che chiude la stagione con 21 gol, di cui 17 da gennaio a maggio e viene premiato come miglior giovane della Serie A.
Insomma, l’era Commisso, il patron italo-amerciano, stenta a partire, ma ci sono gli spiragli per invertire la rotta.
Nella preparazione alla stagione 2021-22 accade una cosa molto strana. I dirigenti viola scelgono l’ex tecnico del Napoli, Gennaro Gattuso, quale nuovo allenatore. Ma l’esperienza del trainer calabrese in Toscana dura il giro di un amen. Dopo venti giorni, infatti, causa alcuni disaccordi con la società Gattuso firma la rescissione contrattuale.
Ecco che i gigliati scelgono un allenatore emergente, reduce dalla salvezza con lo Spezia. Panchina al siciliano Vincenzo Italiano che accetta con grande entusiasmo quella che per lui può diventare la chance della carriera. E così è infatti.
La Fiorentina si trasforma radicalmente. Squadra brillante, veloce, spigliata, grazie anche agli innesti derivanti dal mercato estivo quali Nicolas Gonzalez, Lucas Torreira, Matija Nastasic e Alvaro Odriozola e , soprattutto, la permanenza, nonostante i numerosi corteggiamenti delle big, di Dušan Vlahović.
Dopo il poker al Cosenza nel ptimo turno di Coppa Italia, il campionato si apre con il ko all’«Olimpico» contro la Roma di Mourinho, ma poi arrivano tre successi di fila, contro Torino, Atalanta e genoa, prima del ko con l’Inter. Viola che si tolgono diversi soddisfazioni, al «Franchi» cade anche il Milan, e il primo pareggio stagionale arriva soltanto alla diciottesima giornata, nel 2 a 2 interno con il Sassuolo.
Al termine del girone di andata i viola si trovano in settima posizione, pari merito con la Roma a quota 32 punti, davanti alla Lazio di Sarri. Il sogno di un piazzamento in zona Europa può essere cullato sino alla fine.