La prima scheda del nuovo anno per la rubrica Calciatori Siciliani, ideata con la Sicilia Football Association, è dedicata a un numero uno (e poi dodici) entrato nella storia del calcio italiano, ossia il pattese Michelangelo Rampulla.
Grande promessa tra i giovani portieri degli anni ottanta, Michelangelo Rampulla si è conquistato uno stabile posto nella storia del calcio per essere stato il primo portiere a segnare un gol su azione in Serie A, ai tempi della militanza nella Cremonese. L’estremo difensore nativo della provincia di Messina è però ricordato anche per essere stato l’affidabilissimo vice di Angelo Peruzzi negli anni d’oro della Juve di Marcello Lippi, chiudendo la carriera con un palmares che pochi calciatori possono vantare.
Nato a Patti il 10 agosto 1962, Michelangelo Rampulla si approcciò al calcio con il sogno di diventare attaccante. A suggerirgli di orientarsi verso il ruolo di portiere fu il padre, grande tifoso della Juventus, come ricordato dal calciatore in un’intervista del 2002:
«Papà era ed è un fanatico della Juve. Era cresciuto con il mito dei cinque scudetti consecutivi, anni 30. E quando il suo maschietto, io, aveva appena 5 anni, lo portò a vedere Palermo-Juve, 67-68, Sarti in porta. Emozione che mi porto dentro ancora adesso. Amava i portieri, papà. Io, no. Volevo fare l’attaccante.»
Mossi i primi passi nei campionati dilettantistici con la maglia della Pattese, nel 1980 Rampulla, notato da Giuseppe Marotta – all’epoca d.s. dei lombardi – approdò al Varese, in Serie B. Partito come terzo portiere della squadra lombarda, complici l’infortunio del titolare Nino Trapani e la brutta prova della riserva Enrico Nieri nel turno precedente, Rampulla fece il suo esordio tra i professionisti già alla seconda giornata di campionato, nel pareggio per 0-0 contro il Milan, il 21 settembre 1980.
Con il Varese il giovanissimo portiere siciliano disputerà tre campionati di Serie B da titolare, conquistandosi nel 1983 la prima convocazione nella Nazionale Italiana Under 21 allenata da Azeglio Vicini. Passato al Cesena nell’estate seguente, con i romagnoli Rampulla disputerà due stagioni, sempre tra i Cadetti, continuando a difendere la porta della Nazionale Under 21, con la quale totalizzerà 10 presenze in totale, aggiudicandosi il bronzo agli Europei del 1984.
Nel 1985 la possibile svolta nella carriera di Michelangelo Rampulla sarebbe potuta arrivare dal Napoli di Maradona, alla ricerca di un sostituto del grande Luciano Castellini. Tuttavia il trasferimento alle pendici del Vesuvio sfumerà e Rampulla si accaserà alla Cremonese, appena retrocessa in Serie B. Con la squadra grigiorossa il portiere siciliano disputerà sette stagioni, divenendo un beniamino dei tifosi cremonesi. Ottenuta la prima promozione in Serie A nel 1989 (anche grazie ai rigori parati dal siciliano nello spareggio promozione contro il Pescara), il 29 agosto dello stesso anno Rampulla farà il suo esordio nella massima categoria contro l’Inter campione d’Italia. Nella sua prima stagione in Serie A, conclusasi con la retrocessione, Rampulla collezionerà 27 presenze. Il terzo posto in Serie B nell’annata seguente garantirà l’immediato ritorno dei grigiorossi nella massima categoria.
La stagione 1991-92 sarà quella che renderà famoso in tutta Italia Michelangelo Rampulla. Il 23 febbraio 1992, nel corso del derby lombardo Atalanta-Cremonese, giunti ormai al 92° minuto sul punteggio di 1-0 per la Dea, Rampulla si precipita nell’area di rigore avversaria. Nella mischia creatasi per il calcio di punizione dal limite assegnato alla Cremonese, sorprendendo tutti, Rampulla colpisce di testa la parabola disegnata da Alviero Chiorri. Il portiere avversario, Fabrizio Ferron, è battuto. Per la prima volta nella storia della Serie A un estremo difensore va in gol su azione. È il capolavoro di Michelangelo. Rampulla si conquista così un indelebile posto nella storia del calcio italiano.
La prodezza di Rampulla non basterà a salvare la Cremonese dalla retrocessione in Serie B. Al termine della stagione, dopo essere stato cercato da Inter e Lazio, il portiere pattese ricevette la chiamata della Juventus, la squadra del cuore di papà Cecco. Malgrado la prospettiva di fare da secondo all’ancora giovane Angelo Peruzzi Rampulla accetterà l’offerta della Vecchia Signora.
In bianconero il portiere siciliano disputerà dieci stagioni, facendosi sempre trovare pronto all’occorrenza, come in occasione delle semifinali di Coppa Uefa 1992-93 contro il Paris Saint-Germain o delle finali di Coppa Italia 1994-95 contro il Parma. Con la maglia bianconera, facendo da vice per gran parte degli anni a Peruzzi e successivamente a van der Sar e Buffon, Rampulla disputerà 99 partite, aggiudicandosi quattro Scudetti (1994-95, 1996-97, 1997-98, 2001-2002), una Coppa Italia (1994-95), 2 Supercoppe Italiane (1995, 1996), una Coppa Uefa (1992-93), una Champions League (1995-96), una Supercoppa Europea (1996) e una Coppa Itercontinentale (1996).
Ritiratosi nel 2002, in totale Michelangelo Rampulla ha collezionato 110 presenze in Serie A, 357 in Serie B e 10 con la Nazionale Italiana Under 21. Dopo il ritiro dal calcio giocato l’ex estremo difensore ha ricoperto vari incarichi tecnici, tra cui quello di allenatore dei portieri della Juventus e successivamente, al seguito di Marcello Lippi, del Gauangzhou e della Nazionale Cinese. Nel 2016, per qualche mese, ha ricoperto la funzione di presidente della “sua” Cremonese.