La festa è tutta nerazzurra. L’Inter si aggiudica la 34esima edizione della Supercoppa italiana, grazie ad un guizzi di Sanchez al 120′. Quando tutti si aspettavano i calci di rigore, ecco l’errore di Alex Sandro che spiana la strada ai nerazzurri
Man of the match, ovviamente l’autore del gol del 2 a 1, Alexis Sanchez che non le ha mandate a dire, a fine gara.
«I campioni sono così, il campione più gioca e meglio sta e fa cose che gli altri non fanno. Oggi è andata così. Ho giocato la partita con la Lazio, pensavo di giocare anche questa dal primo minuto. La scelta l’ha fatta il mister e oggi avevamo fame di vincere qualcosa. Sono come un leone in gabbia. Se mi fanno giocare sono un mostro. Più gioco e più me la sento. Poi sceglie il mister e si rispetta. Conte arrivava e mi diceva nessuno gioca come te qui. Poi mi diceva ti faccio giocare gli ultimi 15-20 minuti perché fa la differenza, mi fai soffrire mettimi prima rispondevo io».
Il tecnico dei nerazzurri, Simone Inzaghi, si gode il successo.
«Abbiamo incontrato una squadra forte che ha fatto una buona gara, ma noi la vittoria l’abbiamo meritata. Sono sempre stati dentro la partita, ci hanno lasciato il palleggio, ma batterli non è facile. Sono molto soddisfatto perché festeggiare un trofeo davanti ai nostri tifosi fa sempre piacere. Ho tutti gli attaccanti in grande forma in questo momento e, di volta in volta, devo cercare di fare le scelte migliori. L’Inter da dodici anni non vinceva questo trofeo. Siamo felici di esserci riusciti».
Sul fronte opposto, l’allenatore della Juve, Massimiliano Allegri, nonostante il ko, è soddisfatto della prova dei suoi.
«Partita vera, è buon test per noi, per capire lo stato di forma. I ragazzi hanno fatto una bella partita. A 5 secondi dalla fine abbiamo commesso un’ingenuità e l’abbiamo pagata. Abbiamo giocato contro la squadra più forte del campionato. Certo brucia perdere così, ma dobbiamo guardare anche il lato positivo, la squadra sta crescendo e si vede. Adesso dobbiamo pensare al campionato e alle altre competizioni. Sono contento della prestazione di tutti, da Rugani ad Alex Sandro, nonostante l’ingenuità finale. Adesso pensiamo alla sfida con l’Udinese di sabato».