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Gaetano D’Agostino, il ragazzo della periferia palermitana che sfiorò la maglia del Real Madrid

Per la rubrica Calciatori Siciliani, ideata insieme alla Sicilia Football Association, oggi ci occupiamo di Gaetano D’Agostino, un centrocampista che sin dagli albori della carriera si segnalò tra i massimi talenti siciliani degli ultimi vent’anni, giungendo anche a sfiorare il passaggio alla più celebre squadra del mondo, il Real Madrid.

Partito dallo Sperone, uno dei quartieri popolari di Palermo, Gaetano D’Agostino è stato uno dei più versatili e talentuosi centrocampisti siciliani a cavallo tra il 2000 ed il 2010. Abile a spaziare su tutto il fronte di centrocampo, dal ruolo di trequartista a quelli di regista e mediano, dopo essere divenuto titolare fisso nell’Udinese, nel 2009 D’Agostino fu vicino alla grande – e purtroppo mancata – ribalta internazionale.

Scorcio del quartiere Sperone a Palermo

Nato a Palermo il 3 giugno 1982, Gaetano D’Agostino è cresciuto in uno dei quartieri più difficili della periferia palermitana, lo Sperone. Proprio qui, tra i campi più o meno improvvisati del quartiere, D’Agostino si appassionò al calcio. In un’intervista il calciatore racconterà: «in strada allo Sperone, ogni giorno un torneo. Io pupillo di tutti, cinque anni, un gran sinistro: mi chiamavano Bombolino, ero cicciottello. Giorni duri, però felici. Senza il calcio, nel migliore dei casi, venderei al mercato. Nel peggiore, non lo so».

Cresciuto calcisticamente nelle giovanili rosanero, dove militò dal 1990 al 1998, l’incredibile annata che lo vide protagonista con 100 gol all’attivo valse a D’Agostino l’acquisto da parte della Roma di Franco Sensi, all’epoca allenata dal palermitano adottivo Zdeněk Zeman. Con la maglia giallorossa il talento siciliano esordirà in Serie A il 5 novembre 2000, durante Roma-Brescia, a soli diciotto anni. Nella stessa stagione dello Scudetto vinto dalla formazione capitolina guidata da Fabio Capello.

D’Agostino calcia una punizione (sua specialità) con la maglia della Roma

Ceduto in prestito al Bari, in Serie B, nell’ambito dell’operazione che porterà Antonio Cassano alla Roma, Gaetano D’Agostino disputerà due stagioni da titolare con i Galletti prima di tornare a vestire la maglia giallorossa, con la quale collezionerà 41 presenze tra campionato e coppe. Nel gennaio 2004, complice lo scarso utilizzo fattone a Roma, il giocatore verrà ceduto al Messina. Per D’Agostino quella con i peloritani sarà l’unica esperienza con una squadra siciliana tra i professionisti. Con la formazione dello Stretto il palermitano disputerà una stagione e mezzo in Serie A, collezionando 42 presenze e 5 reti e consacrandosi come calciatore di alto livello. In merito alla sua esperienza messinese dirà:

«Messina è una piazza che non smetterò mai di ringraziare per quello che mi ha dato. Le emozioni che ho vissuto nei primi sei mesi in maglia giallorossa non le ho avute in nessun’altra piazza e come calciatore ho avuto la fortuna di indossare maglie importanti. Il calore e l’amore che trasmetteva il pubblico quando giocavamo in casa non le ho più provate».

D’Agostino ai tempi del Messina, attorniato dai compagni Coppola e Parisi (suo concittadino)

Trasferitosi all’Udinese dopo la retrocessione del Messina (poi ripescato), con la squadra friulana D’Agostino giocherà le migliori annate della sua carriera. Da incorniciare, in particolare, la stagione 2008-09, sotto la guida dell’allenatore siciliano Pasquale Marino. In quella stagione D’Agostino metterà a segno ben 11 gol (suo record personale), conquistandosi la fiducia del C.T. della Nazionale Italiana Marcello Lippi e suscitando l’interesse della Juventus e, soprattutto, del Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Kakà. Sul fallimento di queste prestigiose trattative, che avrebbero consacrato a livello internazionale la sua carriera, il centrocampista palermitano dichiarerà:

«Per anni ho tenuto nel comodino i fogli già firmati con la Juve, quasi 10 milioni in 5 stagioni. Poi l’Udinese pretese Marchisio, Giovinco, De Ceglie: saltò tutto. Pochi giorni dopo ero del Real: il mio avvocato Paolo Rodella ha ancora i biglietti del volo che non presi mai. A Madrid andò Xabi Alonso, alla Juve Melo».

D’Agostino con la fascia di capitano dell’Udinese

Dopo un’ulteriore stagione in Friuli, non positiva come la precedente, D’Agostino si trasferirà in comproprietà alla Fiorentina. In totale con i friulani il giocatore collezionò 130 presenze e 12 gol tra campionato e coppe. In maglia viola, malgrado alcuni infortuni, il siciliano disputerà una buona stagione, siglando 5 gol, tra cui una doppietta rifilata proprio all’Udinese.

Gaetano D’Agostino in maglia viola

Nell’estate seguente, mancando l’accordo tra Fiorentina e Udinese sul cartellino del centrocampista, D’Agostino verrà ceduto dai bianconeri friulani ai bianconeri toscani del Siena. Con la squadra senese D’Agostino disputerà da titolare in Serie A la stagione 2011-12, mettendo a segno 3 reti. Sarà questa l’ultima stagione ad alti livelli del talento palermitano.

Dopo un fugace passaggio al Pescara, sempre in Serie A, e un’ultima stagione al Siena in Serie B, D’Agostino chiuderà la carriera nei campi delle categorie minori, tra Fidelis Andria, Benevento e Lupa Roma, squadra con la quale disputerà l’ultima annata di calcio giocato, nella stagione 2015-16. Con 238 presenze e 27 gol in Serie A D’Agostino è nella Top Ten dei calciatori nati in Sicilia per numero di partite giocate e reti nel massimo campionato italiano.

D’Agostino con la maglia numero 10 dell’Italia Under 21

Vincitore del Campionato Europeo 2004 con la Nazionale Italiana Under 21, il 6 giugno 2009 D’Agostino esordì nella Nazionale maggiore, a Pisa in amichevole contro l’Irlanda del Nord. In totale ha totalizzato 5 presenze in maglia azzurra.

Dopo il ritiro Gaetano D’Agostino ha intrapreso la carriera da allenatore, dapprima all’Anzio, in Serie D, per poi transitare in Serie C, dove ha allenato Virtus Francavilla, Alessandria, Lecco ed attualmente la Vibonese.

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