Per la rubrica Calciatori Siciliani, in collaborazione con la Sicilia Football Association, oggi è il turno di uno dei più grandi difensori della storia del calcio, ossia il campione del mondo Claudio Gentile.
Nato in Libia da genitori siciliani, Claudio Gentile ha rappresentato l’archetipo del jolly difensivo arcigno e grintoso, interpretando il ruolo in maniera totale. Terzino abile su entrambe le fasce, venne impiegato all’occorrenza anche come stopper. Baluardo della Juventus a cavallo tra anni settanta ed ottanta, Gentile fu tra i principali protagonisti della vittoria della Nazionale Italiana ai Mondiali di Spagna ‘82, neutralizzando fuoriclasse del calibro di Zico e Maradona.
Claudio Gentile nacque a Tripoli, al tempo del Regno Unito di Libia, il 27 settembre 1953. Figlio di Antonio ed Elvira, genitori emigrati in giovane età dalla barocca Noto, Gentile vivrà i primi otto anni di vita nella capitale libica, all’epoca abitata da una corposa comunità di cittadinanza italiana, composta soprattutto da siciliani.
Come raccontato dallo stesso ex calciatore fu proprio a Tripoli che nacque la sua passione per il calcio: «Abitavo vicino alla chiesa di Sant’Antonio. Lì nei pressi c’era un campetto, tutti i giorni erano partite di calcio, italiani contro arabi. Loro erano molto più smaliziati di noi e spesso giocavano a piedi nudi. C’era già una discreta rivalità, ma solo per il pallone».
Costretta a lasciare la Libia per via del peggioramento delle condizioni di vita della comunità italiana, la famiglia Gentile si spostò dapprima nella nativa Noto e dopo due anni in Lombardia, a Brunate, dove risiedeva uno zio paterno del futuro campione. In virtù della sua nascita nel paese africano, Gentile si porterà appresso per tutta la carriera un soprannome da lui detestato, ossia Gheddafi. Memore del trattamento riservato ai coloni italiani dal rais, infatti, a questo pesante nomignolo Gentile preferirà sempre l’appellativo datogli dai compagni, Gento.
Iniziata la carriera con il Maslianico, nel 1968 Gentile fu notato dal Varese, società in cui due anni prima era arrivato un altro leggendario siciliano, Pietro Anastasi. Dopo la trafila nelle giovanili del Varese e una stagione da titolare all’Arona in Serie D, nel 1972 Gentile disputerà la sua prima annata tra i professionisti, in Serie B, sempre con la maglia varesotta. Con 34 presenze e un gol all’attivo, Gentile si farà notare dalle società di Serie A e ad acquistarne il cartellino sarà addirittura la Juventus.
Utilizzato inizialmente come sostituto in mediana del siciliano Beppe Furino, Gentile esordirà nel massimo campionato il 2 dicembre 1973, contro il Verona. Nella sua prima stagione in bianconero, pur non essendo ancora titolare, Gentile avrà modo di disputare anche il derby della Mole, sfidando per la prima volta la stella granata Claudio Sala. Primo duello di una serie destinata a ripetersi negli anni successivi.
Lanciato come titolare nella stagione successiva, prima come terzino sinistro e successivamente a destra, Gentile formerà con Antonio Cabrini una delle coppie di terzini più forti di sempre. Con la maglia della Juventus Claudio Gentile disputerà undici stagioni, per un totale di 417 partite tra campionato e coppe, mettendo a segno 10 gol. Con la sua carica di cattiveria agonistica e la sua continuità, Gentile contribuirà alla vittoria di 6 Scudetti, 2 edizioni della Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Coppa delle Coppe.
La grande carriera juventina di Gentile fu complementare al suo percorso con la Nazionale Italiana, di cui diventerà uno dei difensori più iconici di sempre. Dopo aver fatto il proprio debutto con gli Under 23 nel 1974, Gentile esordirà con la squadra maggiore il 19 aprile 1975 a Roma, in amichevole contro la Polonia. Divenuto pilastro della formazione azzurra dopo l’avvento in panchina di Enzo Bearzot, Gentile disputerà da titolare sia il bel Mondiale del 1978, con l’Italia giunta in semifinale, che il trionfale Campionato del Mondo di Spagna ‘82.
Proprio al Mondiale del 1982 sono legati i ricordi più iconici della carriera di Gentile, che durante il vittorioso percorso degli Azzurri marcherà a uomo, annullandoli, fuoriclasse del calibro dell’argentino Diego Armando Maradona e del brasiliano Zico. La sua durissima marcatura durante il Mondiale spagnolo è alla base dell’inserimento di Gentile nella classifica dei dieci calciatori più rudi di sempre, stilata dal Times nel 2007. Entrato nella leggenda con la vittoria della Coppa del Mondo, Gentile disputerà la sua ultima partita in azzurro, indossando anche la fascia di capitano, il 26 maggio 1984, contro il Canada. In totale per lui 71 presenze ed un gol.
Il 1984 fu per Gentile non solo l’anno dell’addio alla maglia azzurra, ma anche quello della fine della carriera in bianconero. Passato alla Fiorentina, il difensore nato a Tripoli disputerà con i viola le sue ultime tre stagioni in Serie A, chiudendo poi la carriera in B con il Piacenza. Con 353 partite in Serie A Gentile è tra i calciatori di origine siciliana più presenti nella massima categoria.
Dopo la fine della carriera agonistica, nel 1998 Claudio Gentile ha intrapreso un’esperienza da allenatore nelle selezioni azzurre, culminata nell’incarico con l’Under 21. Nel 2004 l’ex difensore ha guidato gli Azzurrini alla vittoria del Campionato Europeo e della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene.