Ci sarebbe la volontà di trasferirsi in modo definitivo negli Stati Uniti con la famiglia, dove si trova tutt’ora dalle vacanze natalizie, dietro le dimissioni Paolo Dal Pino da presidente della Lega di serie A di calcio, come scrive nella lettera inviata alle società di serie A e sul sito della Lega di Serie A:
«Cari Presidenti, cari Delegati, cari membri del Collegio dei Revisori e dell’Organismo di Vigilanza, in gennaio ho trasferito in California il centro della mia vita professionale e familiare. È pertanto impossibile continuare nel mio ruolo di Presidente della Serie A. È stato un onore presiedere l’Assemblea e il Consiglio di Amministrazione di questa Associazione e ringrazio tutti Voi per i due anni trascorsi insieme. Sin dall’inizio del mio mandato, ho cercato di affrontare i temi critici della Governance della Serie A e dell’innovazione, portando avanti la creazione di una Media Company e l’ingresso nel capitale dei fondi di Private Equity. Il primo progetto é stato realizzato nei fatti con il centro IBC di Lissone grazie al lavoro della struttura della Lega e spero che a breve avvenga anche la trasformazione della Governance con un modello di public company. La proposta dei fondi si è invece arenata per i motivi che conoscete. La bontà del progetto è stata poi purtroppo certificata da altri, con la Liga Spagnola che ha concluso un accordo con il Private Equity che aveva iniziato tutto con noi e con altre Leghe europee che stanno portando avanti la stessa visione strategica. Ho provato a proporre idee e innovazione in un contesto resistente al cambiamento. Sono orgoglioso di aver lavorato con una strettissima unità di intenti con la FIGC e ringrazio il Presidente Federale Gabriele Gravina, gentiluomo, amante di questo sport e guida ispirata del calcio italiano e dei principi di correttezza e lealtà sportiva con cui ho condiviso due anni di battaglie fianco a fianco per sopravvivere alla pandemia e per cercare di rilanciare il calcio italiano in mezzo ad infinite difficoltà esterne ed interne. Auguro a tutti Voi buon lavoro e molto successo».
Adesso, vista l’assenza di un vicepresidente, saranno indette in tempi brevi nuove elezioni. Da capire gli scenari in quanto, al momento, nessuno avrebbe le 14 preferenza necessarie per l’elezione del nuovo presidente.