Era una finale, una gara da non toppare. Il Messina riesce a tornare a casa indenne dalla trasferta di Andria dopo una gara combattuta in cui più volte si è rischiato di subire il goal. La rete i biancoscudati la trovano in apertura di gara ma viene annullata per fuorigioco dubbio. Nella ripresa i padroni di casa schiacciano la squadra di Raciti che resiste stoicamente grazie ad una buona prestazione di Lewandowski ed un po’ di fortuna come nel caso del palo di Bubas. Il Messina fa un altro passo verso la salvezza.
Uno scontro diretto che parte su ritmi altissimi vista la posta in palio pesantissima. La Fidelis Andria prova a schiacciare il Messina, ma i biancoscudati sono pimpanti in ripartenza specialmente con Russo e Statella sugli esterni. La squadra di Raciti va subito al tiro dopo pochi minuti con Morelli ma Saracco salva sul diagonale. Poco dopo i giallorossi trovano anche la rete del vantaggio con Camilleri da due passi, ma il goal viene annullato per fuorigioco abbastanza contestato dagli ospiti. La Fidelis Andria, però, non si impaurisce e riesce diverse volte a tagliare a metà il centrocampo avversario. Due le occasionissime per i pugliesi: su calcio d’angolo, Alcibiade tutto solo stacca di testa e la mette di pochissimo fuori. Poco dopo serve un miracolo di Lewandowski per tenere il risultato sullo 0-0. Il ritmo cala un po’ nella seconda parte di prima frazione ma la gara resta godibile e ben giocata da entrambe le squadre con azioni manovrate e non confusione.
Mister Raciti vuole vincere la gara e, ad inizio secondo tempo, inserisce Goncalves per Statella. Scelta offensiva che aumenta la qualità nel tridente offensivo. Passano appena due minuti e Ciotti si divora il vantaggio in spaccata da due passi sprecando una grossa occasione. Lo stesso esterno, poco dopo, scappa sulla destra e crossa in mezzo ma Bubas di un soffio non insacca di testa. Ottimo approccio della Fidelis Andria alla ricerca del vantaggio. Al 62′ Bubas colpisce un clamoroso palo di testa a Lewandowski battuto. Curioso episodio al 67′ perché si fa male l’arbitro, uno stiramento al polpaccio. Il resto della gara viene gestita dal quarto uomo. Mister Raciti prova a cambiare qualcosa inserendo forze fresche con Adorante per Piovaccari. Il Messina, nel secondo tempo, fatica ad alzare il baricentro complice l’atteggiamento spregiudicato dei pugliesi. A dieci minuti dalla fine, ancora Lewandowski deve intervenire sul destro potente di Bubas. All’85’ la Fidelis Andria si divora il vantaggio clamorosamente nel giro di pochi secondi grazie all’uscita di Lewandowski miracolosa. Maxi recupero concesso a causa dell’infortunio dell’arbitro: nove minuti. Mister Raciti inserisce Simonetti e Konatè per coprirsi e conservare un prezioso punto. Il Messina resiste e nel finale spreca un clamoroso contropiede che avrebbe significato blitz esterno.