Il calcio veronese si tinge di nero e piange la scomparsa di Emiliano Mascetti, emblema del Verona degli anni ’70 da calciatore e storico dirigente gialloblù nell’anno dello scudetto. Si è spento nella serata di ieri all’età di 79 anni, dopo aver combattuto a lungo contro la malattia. “… resta di Emiliano il ricordo di un uomo straordinario – recita la nota ufficiale della società scaligera – capace di far innamorare dell’Hellas tante generazioni di veronesi, di raggiungere risultati storici mantenendo sempre la classe, la correttezza e la bontà che lo hanno contraddistinto sul campo e fuori”.
Il sodalizio tra il Verona e Mascetti
Nato a Como l’11 marzo 1943, Mascetti muove i primi passi nel club lariano, prima di approdare al Pisa nel 1965. Dopo due stagioni sulle rive del Tirreno, nell’estate del 1967 si trasferisce sulle sponde dell’Adige, instaurando con il Verona un legame che è destinato a entrare nella storia. Impiega pochissimo tempo a diventare un pilastro della squadra gialloblù, prendendosi meritatamente le redini del centrocampo per le successive sei annate. Dopo una breve parentesi biennale con la maglia del Torino, il richiamo di quella che si è trasformata nella sua seconda casa è talmente forte che fa ritorno nella città veneta nel 1975. Disputa ad alti livelli gli ultimi cinque anni carriera fino al ritiro avvenuto nel 1980.
Tuttavia, una volta annunciato l’abbondono dei campi da gioco, entra subito a far parte dello stato maggiore dell’Hellas, ricoprendo per oltre otto stagioni il ruolo di direttore sportivo. Il punto più alto da dirigente lo raggiunge nel 1985, quando la formazione veronese sale sul tetto d’Italia, coronando il sogno, che sembrava inesaudibile, di conquistare lo scudetto. Negli anni a seguire maturerà esperienze con Roma, Atalanta e, infine, Sampdoria. Durante il suo trascorso in giallorosso festeggerà anche una Coppa Italia.
Con gli scarpini del Verona ai piedi, “Ciccio” Mascetti ha collezionato 330 presenze, mettendo a segno complessivamente 46 reti. Ben 35 di queste le ha realizzate in Serie A. Score che l’ha consacrato per decenni come miglior marcatore del club nella massima divisione italiana. Solo Luca Toni, nel 2015, ha superato questa cifra. Icona, bandiera, leggenda. Se ne va uno che ha contribuito in modo significativo a rendere grande la Verona del calcio.
Credit Foto: HellasVerona/TwitterOfficial