Con due giornate d’anticipo, una considerata l’esclusione del Catania, il Messina può festeggiare la salvezza aritmetica in Serie C. Un obiettivo che sembrava pura utopia dopo tre cambi d’allenatore, il baratro del post girone d’andata e tante problematiche extracampo tra Covid e tanto altro. Invece i biancoscudati si sono trasformati in un vero gruppo unito anche grazie al nuovo management che ha lavorato in sede di mercato a gennaio con il direttore generale Mandredi e il diretto sportivo Pitino in testa. Un passo in avanti importante che offre alla società la possibilità dii programmare con largo anticipo la prossima stagione.
Al termine del match salvezza contro il Taranto, terminato 1-0, sono intervenuti il presidente Pietro Sciotto e il tecnico Ezio Raciti. “Sono molto contento, felice per la salvezza, anche se i programmi iniziali erano di entrare nei primi sei posti, ma se pensiamo che, a fine girone di andata eravamo ultimi, e adesso, sul campo, abbiamo fatto 40 punti, con due giornate ancora da giocare, se ci fosse stato ancora il Catania. E’ una soddisfazione forse maggiore rispetto a quella dell’anno scorso, che voglio dedicare, come la promozione in C, a mio fratello Pippo che purtroppo non c’è più e sono sicuro che sarebbe stato ancora più felice di me.” Un fiume in piena il felice numero uno giallorosso che lancia un messaggio anche verso il futuro:” Dovete solo sapere che il Catania, per il mancato deposito alla curatela di 500.000 euro è scomparso dal campionato, mentre io, in 33 giorni, tra febbraio e marzo, ho fatto bonifici per 700.000 euro di tasca mia e mi dispiace che, in precedenza, si sono fatti confronti con altri presidenti capaci solo di essere fanfaroni e imbonire la gente con le chiacchiere. Io ho risposto rispettando gli impegni presi, l’anno scorso ho fatto una promozione e adesso sono soddisfatto per avere mantenuto la serie C a Messina. Alla fine, sono contento del bilancio complessivo di questi 5 anni, non voglio parlare del futuro, ci penseremo tra dieci giorni, ieri ho detto a mio padre , che ha 92 anni, il mio desiderio di accompagnarmi allo stadio e, se ci fosse stata la salvezza oggi, spero di potere presto coronare questo sogno di portarlo con me e farlo intervistare, vedendo la partita con me in tribuna, sarebbe un onore per me. Penso solo a questo e a sabato prossimo, voglio altri tre punti per piazzarmi al meglio. Sul futuro in questo momento non mi pronuncio. E’ bello goderci il momento, sono contentissimo perché ci tenevo a vincere oggi e la squadra mi ha accontentato.”
Grandissima stagione anche per Ezio Raciti, partito come tecnico della Primavera e diventato leader del gruppo non come un semplice traghettatore:” E’ stato un percorso difficile, dal quale siamo usciti con il lavoro quotidiano e la capacità di valorizzare tutto quello che ruota attorno al campo, dai singoli giocatori a tutto lo staff tecnico. Ho trovato Daniele Cinelli, un ragazzo molto educato, preparato, che ha coordinato in modo perfetto tutti, è stato il braccio indispensabile per svolgere questo compito, anche perché è più giovane, ma soprattutto per il suo entusiasmo e la grandissima motivazione che lo spinge. Ci tengo a condividere questo risultato con Cinelli, Marco Onorati, Delfio Restuccia, Omar Baeli, lavorando tantissimo. Oggi sembra tutto facile e che tutti hanno collaborato, ma ci sono stati momenti complicati da superare e non aggiungo altro.”