Il tecnico rosanero si è fermato in conferenza stampa per introdurre la semifinale con la Ferlapisalò. Si prospetta una gara molto dura per il Palermo che, dopo dopo la vittoria sull’Entella, è sempre più vicino al salto di categoria. L’allenatore durante il suo intervento ha parlato della condizione della squadra e sottolineato il valore degli avversari.
Le due facce del Palermo
Durante la conferenza stampa Baldini ha ripetuto più volte uno dei suoi punti fondamentali nella gestione delle gare: “La partita ha due facce, quella di chi la inizia e quella di chi la finisce, se dovessimo invertirle non sarebbe la stessa cosa. Quando i ritmi si abbassano certi giocatori rendono più di altri. Un giocatore fortissimo, che si chiama Soleri, è andato in doppia cifra partendo dalla panchina. Ma perché se parte titolare non ha lo stesso rendimento? La risposta è che le sue prestazioni si raddoppiano a partita in corso. L’unica cosa che conta è il risultato finale non chi parte dal primo minuto, conta chi chiude la partita quindi non guardo la stanchezza. Io questa partita voglio vincerla, ma non voglio farlo speculando altrimenti tutto il percorso fatto fino ad ora non sarebbe servito a nulla. La squadra ha capito che non conta in casa o fuori, nelle ultime partite importanti abbiamo sempre vinto. Il pubblico ti aiuta ma devi essere tu a esprimerti al meglio e bisogna farlo sia dentro che fuori casa“.
I prossimi avversari
“La Feralpisalò è un’ottima squadra con un allenatore bravo che ha idee importanti – ha commentato Baldini – Se loro dovessero vincere gli farò i complimenti perché sono veramente bravi, ma non credo che accadrà perché ho una squadra fortissima. Io voglio portare il Palermo in B perché è la categoria che si addice meglio alla sua storia, un pubblico di 35mila persone non può giocare in interregionale o in C. Sono contento che ci sia una donna ad arbitrare, anche loro devono poter fare un certo tipo di carriera, mi sembra che con le donne si tenda a fare maggiore polemica quando sbagliano e questo non va bene. Le donne hanno sofferto di più per ottenere il loro spazio e quindi credo che abbiano maggiore senso di equità rispetto agli uomini“.