Il Palermo ha vinto anche in casa propria, superando ampiamente le semifinali playoff. Dopo il 3-0 dell’andata, la squadra di Baldini non si è scomposta, giocando e meritando sul campo la seconda vittoria sulla Feralpisalò. Adesso i rosanero avranno una settimana a disposizione per preparare la finale d’andata, che si giocherà il 5 maggio all’Euganeo di Padova. Intanto l’allenatore rosanero ha commentato la vittoria e il percorso dei suoi nel post-partita di ieri sera.
Gli eroi di Palermo
“Noi dobbiamo avere questa voglia di non arrenderci mai – ha esordito Baldini – Io l’ho detto più volte ai ragazzi che lo stadio si riempie non solo perché si avvicina la finale, ma perché loro si sono trasformati in un gruppo di eroi. Gli eroi hanno coraggio. Le persone quando sono povere devono metterci sempre due cose: dignità e coraggio. Queste due ci sono sempre quando c’è la speranza, bisogna crederci, chi è svantaggiato deve avere speranza. Noi giorno per giorno, con sofferenza, siamo arrivati a questa finale. Anche gli avversari vogliono vincere, ma noi cercheremo questa vittoria con tutta la speranza che abbiamo avuto quando in tanti ci davano scarse possibilità di arrivare qui. Oggi non mi sa di niente parlare di tattica o parlare del Padova, sarebbe un insulto per quella persona che è dentro di me che ha trasmesso questa gioia e questa speranza ai tifosi. Io voglio solamente continuare a sognare che i giocatori del Palermo sono degli eroi, e come tali si comporteranno giocando con dignità e coraggio“.
L’importanza del percorso
Il tecnico rosanero ha proseguito la conferenza parlando dei punti fondamentali che ha trasmesso ai suoi giocatori. Quando si ha un patrimonio tecnico con dei problemi, bisogna cercare di fargli capire come adattarsi alle difficoltà – ha spiegato Baldini – così il problema non esiste. Per adattarsi i giocatori devono puntare sul lavoro quotidiano, quando loro capiscono che il campo è il loro posto, che questo è il loro percorso, i problemi si risolvo. La cosa più importante non è il risultato ma il percorso, perché se non ci si innamora del percorso si specula si cercano scuse. Ma, se ti innamori del percorso, tutti i giorni ti migliori e quando arriva la domenica ti misuri per vedere dove sei arrivato. Io credo al destino, ma il destino non è indovinare in numeri al lotto, il destino sta nelle azioni, in ciò che si fa.”