Dopo la sconfitta di domenica sera, per l’Acr Messina è arrivata la seconda batosta in pochi giorni. I siciliani hanno perso la prima di campionato davanti ai propri tifosi, arrendendosi al Crotone di Franco Lerda. Alla delusione del campo si aggiunge oggi quella del Giudice Sportivo, che ha sanzionato la società a un’ammenda di 5mila euro. Nei disordini del San Filippo sono finiti in mezzo anche il presidente biancoscudato Pietro Sciotto e il ds Marcello Pitino. Non si salva il Crotone, multato anch’esso per 800 euro a causa del comportamento infelice di alcuni tifosi.
I motivi dell’ammenda
Nella nota ufficiale si leggono le ragioni che hanno portato alla sanzione verso il club biancoscudato. I problemi sono stati causati dai tifosi, rei di avere lanciato diverse bottigliette d’acqua dentro il campo, colpendo anche un giocatore del Crotone sul volto. Nella comunicazione compare anche l’accusa di aver bagnato l’arbitro e il IV ufficiale con dell’acqua alla fine del match, durante il rientro negli spogliatoi.
Punizioni per Sciotto e Pitino
Il disappunto del presidente Pietro Sciotto era già emerso in maniera evidente durante la conferenza stampa post-partita. Oggi la sanzione del Giudice Sportivo ha confermato il nervosismo dell’imprenditore siciliano a seguito della gara persa con il Crotone. Sciotto è stato infatti inibito fino al 25 novembre a causa di “una condotta ingiuriosa ed irriguardosa nei confronti dell’arbitro”. Infatti, oltre ad essere entrato sul terreno di gioco al 31′ minuto, avrebbe anche avuto un confronto molto acceso con il direttore di gara negli spogliatoi. Sorte simile ha avuto anche Marcello Pitino, inibito fino al 20 settembre. Il ds peloritano avrebbe infatti attaccato il IV ufficiale, andando anche fuori dall’area tecnica, in occasione del secondo rigore concesso al Crotone.