Ieri pomeriggio il Palermo ha pareggiato 0-0 al Barbera contro il Cittadella. I rosanero hanno sciupato una grossa opportunità per tirarsi fuori dalle zone rosse della classifica. La prestazione dei siciliani è stata buona, ma la scarsa lucidità sotto porta, unita alla sfortuna e alla prestazione di Kastrati, non gli ha permesso di portare a casa il risultato. Ieri, nel post-partita, il tecnico Eugenio Corini e Nicola Valente, uno dei leader dello spogliatoio, hanno commentato il match del Barbera.
Le parole di Corini
“La partita è stata molto intensa – ha spiegato l’allenatore rosanero -, contro un avversario ostico, che fa della fase difensiva e dell’aggressività le sue armi migliori. Ci siamo fatti valere, vincendo contrasti e ribaltando le azioni, le occasioni per vincere ci sono state ma non ci siamo riusciti. Abbiamo creato i presupposti per segnare, riempiendo l’area di giocatori. Non è un periodo felice ma le ultime 2 partite danno fiducia per quella che è stata la reazione della squadra. La partita che dovevamo fare l’abbiam fatta, bisogna contare anche il valore degli avversari. A Terni non siamo riusciti a fare la partita come sperato, ho scelto di affidarmi ad attitudini e caratteristiche diverse. Il campionato è lungo e avrò bisogno di tutti“.
La versione di Valente
“Nelle ultime 2 partite abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo. Ci è mancato solo il gol, che abbiamo sfiorato in più occasioni, arriveranno tempi migliori. Noi giocatori siamo abituati a certe partite, vogliamo fare bene davanti alla nostra gente. Vogliamo spingere per il Palermo, non proviamo ansia ma voglia di far bene, che alle volte induce in errori e in scelte sbagliate. Il Palermo non può ambire a queste posizioni qui, c’è ancora tempo, questo non deve farci adagiare ma va considerato. Era una partita importante che poteva darci lo slancio per affrontare le prossime, però portiamo a casa quello che abbiamo preso e lavoriamo. Sono qui da 3 anni ho vissuto momenti bui e momenti migliori, i tifosi sono sempre con noi. Alcuni fischi ci stanno, è compito nostro trasformarli in applausi lavorando al massimo“.