Il presidente del Palermo Dario Mirri ha rilasciato un’intervista alla rivista economica Forbes, parlando dei suoi anni a Palermo e degli obiettivi del club. Tra i tanti temi toccati ci sono anche quelli della suggestione scudetto e il futuro del Barbera.
Il sogno scudetto e l’obiettivo Serie A
Parlando della possibilità di cucirsi un giorno il tricolore sul petto, il presidente ha tracciato la linea ambiziosa ma concreta della società. “Lo scudetto è un sogno – ha chiarito Mirri -. Prima di tutto dobbiamo andare in Serie A, e ci vorrà del tempo. Sarà difficile, ma, nel tempo, possibile. Se poi dovessimo avere numeri economici all’altezza degli altri club italiani di vertice, ci consolideremo. Prima di quel momento non avrà senso parlarne. Non ci saranno voli senza paracadute. E forse è questo che ha portato il Palermo di Zamparini al fallimento: il pensiero di poter vincere lo scudetto anche senza avere un bilancio da grande squadra. Quindi prima la Serie A, poi vedremo“.
I successi, lo stadio e i tifosi
Mirri ha concluso l’intervista parlando dell’emozionante cavalcata che li ha portati in Serie B, approfondendo anche il tema dei tifosi e del Barbera. “Il momento più bello da quando guido il Palermo è stato sicuramente la promozione in Serie B, perché è stata il coronamento sportivo del triennio. Mi preme sottolineare che sono molto fiero di avere ridato dignità al club, di aver creato una società trasparente, con i conti in ordine, con un’eccezionale reputazione e con una partecipazione sempre garantita dei tifosi. Anello ancora molto debole in Italia. Ci sono stadi italiani ben peggiori del Barbera. Anche perché, purtroppo, si è fermi alle ristrutturazioni effettuate per i Mondiali del 1990. Stiamo comunque lavorando ad alcune migliorie con il Comune, che è proprietario dell’impianto. Anche se da poco abbiamo rifatto spogliatoi e skybox“.