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Serie A, 26ª giornata: promossi e bocciati

Ieri sera il posticipo di Serie A tra Milan e Salernitana ha concluso la 26ª giornata di campionato, oggi è il momento di osservare a ritroso i migliori e i peggiori di questo turno.

Promossi

Sassuolo: i neroverdi hanno disputato l’ennesima grande prova di questo 2023, mandando al tappeto la Roma all’Olimpico. L’eroe di giornata non può che essere Armand Laurienté, decisivo con due gol e un assist.

Napoli: non è una novità vedere la formazione di Spalletti tra le migliori di giornata. Questa volta gli azzurri hanno superato l’Atalanta per 2-0, rialzandosi dopo la sconfitta di settimana scorsa con la Lazio. In questo caso il titolo di uomo partita è tutto di Kvaratskhelia, che ha stappato il match con un gol di totale padronanza tecnica.

Juventus: i bianconeri hanno portato a casa una vittoria per 4-2 contro la Sampdoria. La squadra di Allegri non ha disputato una partita perfetta, soprattutto sul piano difensivo, riuscendo però a inanellare comunque l’ennesimo successo degli ultimi mesi. In questo senso è importante sottolineare la prestazione di Rabiot, decisivo con una doppietta e perfetta metafora dell’andamento del club. Infatti il francese, così come la Juventus, nonostante prestazioni altalenanti si è dimostrato determinante per portare risultati piccoli all’apparenza, ma dal grosso peso specifico nel bilancio di una stagione.

Bocciati

Inter: la prestazione più insoddisfacente della giornata non può che essere quella dell’Inter. In realtà in nerazzurri non hanno giocato una partita pessima, ma non si sono dimostrati capaci di fare quello che due giorni dopo ha fatto la Juventus. Sono stati troppi gli errori banali commessi dalla squadra, imprecisioni che accumulate hanno portato a un risultato negativo. In uno scenario complessivamente insufficiente, il titolo di peggiore in campo è da tributare a Lautaro Martinez, non per un comprensibile errore dal dischetto, ma per la sua evanescenza nell’arco dei 90 minuti.

Roma: prima di domenica i giallorossi avevano subito 5 gol in 12 partite all’Olimpico. Questo dato è stato quasi raddoppiato dalle 4 reti incassate dal Sassuolo, 2 delle quali nei primi 18 minuti. Le partite si possono perdere ma assistere a prestazioni così poco lucide da parte di quasi tutta la rosa porta a credere che ai giallorossi manchi qualcosa per poter puntare alla Champions League. Il simbolo di questo insuccesso non può che essere Marash Kumbulla, che sul 2-1 scalcia Berardi a palla lontana procurandosi due giornate di squalifica e regalando un calcio di rigore al Sassuolo.

Milan: in una giornata complessivamente difficile per le grandi il pareggio del Milan a San Siro con la Salernitana non è il flop più inaspettato del weekend. Le modalità di questo risultato spingono a parlare di un Milan in parte sfortunato, fermato da una grande serata di Ochoa e da quei pochi centimetri che hanno strozzato l’esultanza di Florenzi. Tutte giustificazioni valide che rendono la pillola più facile da indorare, se solo non si mettessero di mezzo le dinamiche del gol segnato da Dia. I rossoneri avevano già rischiato in due occasioni di subire gol dagli ospiti a causa di clamorosi svarioni difensivi; sulla rete dell’1-1 però emergono le evidenti colpe di tutto il reparto, più nello specifico Tomori, per la totale libertà concessa all’attaccante della Salernitana.

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