L’Italia tira le somme dopo le prime due gare di qualificazione a Euro 2024. Prima la sconfitta con l’Inghilterra e poi il successo contro Malta, hanno portato momentaneamente la squadra di Roberto Mancini al secondo posto nel girone. Siamo però solamente all’inizio di un percorso che per gli azzurri riprenderà solamente nella seconda settimana di settembre, quando dovranno affrontare Macedonia e Ucraina per le ultime gare d’andata.
Il ballottaggio Retegui-Scamacca
Nell’ultima partita contro Malta il ct azzurro ha approfittato del match abbordabile per concedere minuti a nuovi giocatori, Scalvini e Tonali su tutti. Anche la conferma dai Retegui è stata un chiaro segnale da parte dell’allenatore, che nel post partita ha commentato: “È un goleador, cercavamo questo e lo abbiamo trovato. Ha sbloccato la partita, quindi è stato fondamentale. Però ricordiamoci che ha bisogno di tempo, deve conoscere ancora i compagni e il calcio europeo“. Complimenti meritati per il 23enne, al secondo gol in due partite con la maglia della nazionale. Resta però da sottolineare come, tolta la rete, la sua prestazione contro Malta sia stata deludente, sporcata da diversi errori tecnici e cattive scelte. Un esito pesante anche per Scamacca, relegato a riserva con un minutaggio di soli 28 minuti in due partite. L’attaccante del West Ham si è presentato bene in campo contro Malta, riuscendo a combinare con i compagni anche più di quanto non avesse fatto Retegui prima di lui.
La gestione del gruppo
Queste partite lasciano ancora dei dubbi sulla gestione Mancini degli ultimi mesi, caratterizzata da alcune scelte poco condivisibili. La lista dei convocati aveva già sollevato delle polemiche, soprattutto a causa dell’esclusione dei due laziali Casale e Zaccagni. A posteriori però anche il minutaggio concesso a Verratti a scapito di Frattesi non ha convinto i tifosi. Il tecnico italiano si è spesso lamentato della mancanza di giovani da mandare in campo, per poi preferire un giocatore navigato a un prospetto interessante in una partita semplice e già indirizzata. La sensazione è che la gestione Mancini esca confusa da questa sosta nazionali, ma pronta a rifarsi nei mesi successivi con la dovuta fiducia che il tecnico dovrà cercare di ripagare.