La pausa del campionato per la Roma è arrivata, probabilmente, nel momento peggiore. Perché non giocare per due settimane dopo la sconfitta nel derby con la Lazio fa sedimentare le scorie di uno dei ko che, difficilmente, un ambiente come quello giallorosso riesce a digerire. A maggior ragione se i derby persi nel corso di una stagione sono due, come accaduto quest’anno. Due ko per 1 a 0, due sconfitte senza riuscire a segnare neppure una rete.
Volendo, invece, guardare il lato positivo. Forse la sosta è servita per resettare tutto, ingoiare la seconda sconfitta consecutiva in campionato (prima della battuta d’arresto con i biancocelesti, la Roma aveva perspo all’Olimpico con il Sassuolo) e provare a ricaricare le pile in vista del rush finale.
Si ripartirà da un quinto posto che grida vendetta, ad una sola lunghezza dalla zona Champions, chiusa dal Milan, quarto, e a tre dal terzo posto occupato dall’Inter. Bisogna guardare avanti e pensare già al prossimo impegno stagionale, in calendario domenica 2 aprile all’Olimpico con la Sampdoria. E mister Mourinho dovrà fare a meno degli squalificati Ibanez, Mancini, Cristante e Kumbulla, costringendo il tecnico portoghese a strolgere, giocoforza, l’assetto base. Certo, se si pensa che, in campionato, quella con la Sampdoria sarà la quarta gara di fila all’Olimpico, il rammarico non può che aumentare.
Dopo il match con la Sampdoria ci sarà la trasferta di Torino, quindi, l’andata dei quarti di finale di Europa League contro il Feyenoord in Olanda. Sarà un rush finale tutto da vivere per i capitolini. Ma ci vorrà calma e gesso, altrimenti si rischia di andare in rottura prolungata e di compromettere quanto di buono fatto sino al successo con la Juventus.
Oggi, 28 marzo 2023, intanto, è un giorno particolare per la Roma e i suoi tifosi. Ricorre, infatti, il 30 anniversario dell’esordio in serie A, con la maglia giallorossa, del capitano dei giallorossi Francesco Totti. Era il 28 marzo del 1993 e, all’87’, di un Brescia-Roma faceva il suo ingresso in campo il calciatore che sarebbe diventato molto presto un’icona per tutta la Roma giallorossa e non solo.