Era il big match del turno pasquale e la sfida dell’Olimpico non ha tradito le attese. Vince la Lazio di Maurizio Sarri sulla Juventus in una gara accesa, ricca di emozioni e con un lungo strascico di polemiche. La sblocca Milinkovic-Savic con un goal contestatissimo che viene convalidato da arbitro e VAR. La Juventus, però, reagisce subito e trova il pareggio con Rabiot ma nel secondo tempo ci pensa Zaccagni a riportare in vantaggio i biancocelesti. I bianconeri ci provano fino alla fine ma mancano di precisione esprimendo anche un cambio di passo deciso passando dal 352 al 433 con Chiesa e Di Maria sugli esterni. Adesso la Lazio consolida il secondo posto mentre resta indigesto l’Olimpico per i bianconeri che collezionano un altro KO dopo quello contro la Roma.
Primo tempo: prima fase di gara che conferma le aspettative. La Juventus attende dietro la linea del pallone mentre la Lazio si Sarri pressa molto alto sulla difesa a tre bianconera. Prima occasione al 10′ con il colpo di testa di Milinkovic che va oltre la traversa. Due minuti dopo è ancora il serbo a provarci ma con scarsa precisione. Al 18′ proteste della Juventus per un contatto in area su Rabiot ma l’arbitro lascia proseguire. I bianconeri, comunque, non riescono a cambiare passo e continuano ad avere problemi nella costruzione del gioco. Al 29′ primo squillo di Ciro Immobile con un bel destro al volo che Szczesny respinge. Due minuti dopo il bomber biancoceleste ci riprova ma il tiro è largo. La Lazio concretizza i suoi sforzi al 38′: cross di Zaccagni, Milinkovic spinge leggermente Alex Sandro ed insacca. La Juventus protesta fin da subito ma l’arbitro concede la rete con il VAR che non interviene lasciando immutata la decisione del fischietto. La reazione dei bianconeri, però, si concretizza anche in campo. Al 43′ Di Maria batte un corner, Bremer schiaccia di testa ma Provedel è miracoloso. Sulla ribattuta Rabiot spinge in rete e ristabilisce la parità. Vengono concessi tre minuti di recupero e vengono ammoniti nel giro di pochi secondi sia Alex Sandro che Locatelli.
Secondo tempo: si riparte senza novità e con l’ammonizione sventolata a Cuadrado al 51′. Due minuti dopo la Lazio raddoppia: splendida azione di ripartenza, velo di Luis Alberto e Zaccagni incrocia a colpo sicuro. I biancocelesti premono tanto e trovano il tris ancora con l’esterno d’attacco, ma la rete viene annullata per fuorigioco. La risposta della Juventus arriva al 62′ ma Vlahovic manda di poco alto di testa. Landucci cambia tutto, allora, dalla panchina: dentro Paredes, Milik e Chiesa con conseguente passaggio al 433. La Lazio risponde con la staffetta Immobile – Pedro. I bianconeri cambiano decisamente passo e al 72′ serve un super Casale per respingere il tiro a botta sicura di Rabiot. Passano dieci minuti ed altre proteste per i bianconeri per un “tamponamento” di Milinkovic su Chiesa in area di rigore. L’arbitro fa segno di continuare a larghi gesti. All’84’ altra ghiotta occasione per i bianconeri: Chiesa scappa sulla sinistra e mette un bel pallone in mezzo che Fagioli gira alto sulla traversa. Vengono concessi cinque minuti di recupero ma l’assalto finale non produce gli effetti sperati per Di Maria e compagni.