Una gara di sofferenza, difesa e cinismo. La Roma di Mourinho è una squadra che sta ottenendo risultati con grande grinta e voglia di primeggiare. Nella semifinale d’andata di Europa League, i giallorossi si impongono di misura nonostante le difficoltà, le assenze ed un avversario ostico come il Bayer Leverkusen. A decidere la sfida, nella ripresa, è Edoardo Bove uno dei tanti giovani della Primavera lanciati dallo Special One in una stagione con tante problematiche di risultati. Un successo fondamentale in vista della trasferta della prossima settimana.
Primo tempo: inizio di grande sofferenza per la Roma. Dopo appena centoventi secondi, Rui Patricio deve già salvare il risultato sull’inserimento in area di Andrich. Passano quattro minuti e il Bayer Leverkusen va vicinissimo al vantaggio con il tiro di Wirtz di poco a lato. Passato il pericolo la Roma inizia a prendere campo. I giallorossi si fanno vedere, per la prima volta, al 19′: colpo di testa a botta sicura di Ibanez e parata super di Hradecky. Alla mezzora la prima grande novità del match. Si fa male, tra i tedeschi, Kossounou dopo un duello con Spinazzola. Al suo posto entra in campo Bakker. La gara scivola verso la fine della prima frazione e, dopo tre minuti di recupero, le squadre guadagnano gli spogliatoi.
Secondo tempo: a differenza dei primi quarantacinque minuti, la Roma parte più propositiva costruendo la prima occasione al 48′ con il tiro di Celik sul fondo. La gara si innervosisce e piovono gialli: Andrich, Diaby, Mancini e Tah. Superata l’ora di gioco i giallorossi sbloccano la sfida. Al 63′ Abraham scappa in profondità, difende palla e calcia. Sulla respinta del portiere si avventa Bove che insacca facendo esplodere l’Olimpico. Al 67′ l’azione si ripete: l’estremo difensore respinge il diagonale di Belotti ma questa volte Bove calcia alto. Inizia la girandola di cambi delle due panchine. Nella Roma dentro Dybala e Wijnaldum per Belotti e Bove. Il Bayer Leverkusen tenta l’assalto finale e, all’87’, è miracoloso Cristante che salva sulla linea sul tiro a botta sicura di Frimpong. Nei minuti finali vengono ammoniti anche Ibanez e Spinazzola.