Cinque squadre italiane nelle semifinali europee, tre hanno raggiunto la finale. In un momento storico davvero difficile per il sistema calcio nostrano, le squadre del Bel Paese hanno tirato fuori il carattere e le idee per sovvertire i pronostici. Nelle prossime settimane l’Italia potrà puntare a portare a casa tutti e tre i titoli delle competizioni europee. Non sarà per nulla facile, specialmente in Champions League, ma in una sfida secca tutto può avvenire. Tralasciando l’esito degli ultimi novanta minuti, è bene analizzare quanto avvenuto in questa stagione con la consapevolezza che i problemi del calcio italiano rimangono e sono sia strutturali che economici che di sistema.
Partendo dal palcoscenico più ambito, in molti si attendevano il Napoli in finale. I partenopei hanno vissuto il peggior momento fisico nelle settimane clou facendosi eliminare dal Milan. Gli stessi rossoneri, invece, sono caduti pesantemente nel confronto con l’Inter. Tra andata e ritorno la sfida è stata davvero sbilanciata con gli uomini di Simone Inzaghi che hanno dominato. Adesso i nerazzurri possono puntare alla doppietta considerando anche la finale di Coppa Italia. Una grande boccata d’ossigeno per la società del presidente Zhang in forte crisi economica e con un futuro del tutto incerto. Contro il Manchester City miliardario, i nerazzurri risponderanno con la forza delle idee. In particolare quelle di Beppe Marotta capace di costruire una squadra senza budget. Basti pensare ai giocatori titolari ed ai numerosi parametri zero schierati: Onana, Mkhitaryan, Calhanoglu, Dzeko. A questi vanno aggiunti Acerbi e Darmian presi davvero a poco ed alla valorizzazione di Dimarco dal settore giovanile. Insomma un modo diverso di fare calcio, con poche risorse e la volontà di provare a scalare l?Everest rappresentato da Haaland e compagni.
Scendendo in Europa League, l’Italia gode a metà. Da una parte è forte la delusione per l’eliminazione della Juventus che spreca tantissimo e si fa affondare dagli ex Serie A Suso e Lamela. Non ci sarà una finale italiana che sarebbe stata davvero affascinante a Budapest. Il Siviglia, specialista della competizione, cercherà il settimo titolo contro la Roma. I giallorossi, con tante difficoltà in campionato, puntano al secondo successo consecutivo. Dopo la Conference League della passata stagione, lo specialista Mou vuole vincere ancora una volta questa competizione. La Roma ha superato il turno contro il Bayer Leverkusen all’italiana: grande catenaccio, forza e concentrazione. I tedeschi non sono mai riusciti a superare il muro giallorosso e, alla fine, è risultata decisiva la rete di Bove all’andata. Un altro successo farebbe continuare il percorso della nuova proprietà della famiglia Friendkin.
Infine chiudiamo con al Conference League che sembra essere diventata una Coppa Italia 2.0. Senza scomodare i facili luoghi comuni che dipingono la competizione come adatta al livello della Serie A, sarebbe importante mantenere la Coppa in Italia per il secondo anno consecutivo. La Fiorentina se la vedrà con il West Ham squadra ostica ma non insuperabile specialmente in difesa. La Viola ha dimostrato la grande qualità e profondità di una rosa che non ha reso in Serie A. Mister Italiano potrebbe svoltare l’annata con un successo europeo pesantissimo. Ci sono tutte le armi per fare bene specialmente dalla cintola in su con un reparto offensivo di tutto rispetto.