La peggior stagione della storia bianconera recente. La Juventus ha vissuto un’annata da incubo in cui i risultati, mediocri, del campo non l’hanno fatta da padrone. Analizzare questi mesi juventini non è facile perché si intrecciano talmente tanti aspetti che scindere il campo dall’extra campo diventa praticamente impossibile. Andando per ordine è giusto riepilogare le mete raggiunte dalla squadra di Allegri. In campionato settimo posto a quota 62 punti. Un risultato deciso ” a tavolino” vista la penalizzazione di dieci punti per il caso plusvalenze che, di fatto, ha negato terzo posto e Champions League.
Proprio quest’ultima competizione è stata assurda da parte di Chiesa e compagni. Appena una vittoria nel girone a fronte di sole sconfitte: un ruolino da semplice comparsa che è valso il passaggio in Europa League. Considerando la cifra tecnica, un trofeo alla portata e che invece si è tramutato nell’eliminazione in semifinale da parte del Siviglia. A tutto questo va aggiunta anche l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia ad opera dell’Inter.
Insomma una sofferenza immane per tutta la tifoseria e il popolo bianconero che si aspetta una lunga estate di passione con decisioni drastiche. Il voto finale non raggiunge nemmeno la sufficienza e gli alibi della giustizia e delle penalizzazioni non reggono per quanto abbiano influenzato il morale e le prestazioni della squadra. Si ripartirà dai giovani e anche da Allegri che, fino ad ora, non ha portato alcun trofeo nel biennio del suo ritorno sulla panchina bianconera.
La squadra muterà molto visti i giocatori che andranno via a scadenza di contratto come Rabiot e Di Maria e quelli che saranno ceduto per monetizzare, si parla molto di Vlahovic. Nessuno ha il posto garantito e la Juventus deve ripartire dalla base e da quei principi che la riportarono in alto.