Una stagione potenzialmente da 8.5 in pagella diventa più che sufficiente per le due finale perse e per un ottavo posto in campionato che, a meno di sanzioni ulteriori alla Juventus, lascia la Fiorentina fuori dalla porta dalle prossime competizioni europee.
LA CILIEGINA MANCATA 6.5
Eh, sì. Perché se almeno una delle due finale perse avesse avuto esito diverso, probabilmente staremmo qui a vedere la stagione della Fiorentina in maniera diversa. Prima la Coppa Italia finita nelle mani dell’Inter, nonostante il vantaggio iniziale e un buon secondo tempo, poi la Conference League che ha visto trionfare il West Ham con una rete, evitabilissima, sui titoli di coda del match.
In tutto questo, però, c’è un’annata che ha regalato ai tifosi della Viola il piacere di andarae allo stadio, di assistere a partite sempre interessanti e di godersi una squadra mai sazia e appagata che, in campionato, è arrivata subito dietro le big.
E non è un caso che i riflettori dei grandi club abbiano fatto capolino su Firenza. Innanzitutto per sondare il tecnico, Vincenzo Italiano, il quale addirittura sembrerebbe tra i papabili a sostituire Luciano Spalletti a Napoli. In molti si chiedono se Italiano sia pronto per affrontare una sfida così difficile, altri, invece, non ci pensano e aspettano solo la riconferma sulla panchina dei toscani da parte del patron Commisso. Che, fra l’altro, darebbe vita ad una continuità nel progetto tecnico, nonostante almeno uno fra Nico Gonzalez, Milenkovic, Amrabat e Cabaral abbia le valigie in mano per accasarsi in squadre con budget e obiettivi più ambiziosi.