Il Milan ripartirà da una stagione travagliata dove la qualificazione alla Champions League è arrivata grazie alla penalizzazione inflitta alla Juventus, dove brucia ancora la semifinale del massimo torneo continentale contro l’Inter, dove è finita, forse definitivamente, l’era Maldini e con lui molto del vecchio stile Milan. Sembra quasi un copione scritto da uno straordinario sceneggiatore, ma la morte di Silvio Berlusconi, storico e vincente Presidente rossonero, sembra fare da cornice alla fine di un’epoca, ma stavolta, davvero.
Il Milan è ripartito, anni fa, da cordate e società straniere, è riuscito in qualche modo a restare competitivo tanto da vincere uno scudetto e lottare per posti importanti anche in Europa, ma in casa rossonera, adesso, c’è quasi la sensazione che tutto è difficilmente ripetibile, almeno con questi interpreti. La stagione prossima ci sarà da fare un mercato importante e soprattutto ci sarà da capire se i big resteranno a Milano. Si ripartirà da Leao, punto di forza di questa stagione insieme a Maignan, Tonali e Giroud continueranno a guidare la squadra dalla mediana in su, ma ci sono tantissimi dubbi. Su tutti quello legato al futuro di Theo Hernandez, alla rosa troppo corta e non di certo all’altezza per affrontare una stagione logorante come quella che è appena trascorsa. Si attende il mercato estivo, si attendono le parole della società in merito al futuro, ma soprattutto si cercherà di capire se Pioli sarà in grado di prendere per mano questi ragazzi e provare a costruire qualcosa di importante.