Il mondo del calcio piange una delle sue stelle più lucenti: in queste ore si è spento Luis Suarez, leggendario fantasista dell’Inter e del Barcellona. L’ex calciatore ed allenatore aveva 88 anni. Cresciuto nelle giovanili del Deportivo La Coruna, squadra della sua città, Suarez ha compiuto il grande salto nel 1954 con il trasferimento al Barcellona, dove ha potuto affermarsi. Agli inizi degli anni ’60 è approdato in Italia, legandosi all’Inter, con cui ha costruito uno dei sodalizi più vincenti della storia nerazzurra.
Faro dello scacchiere di Helenio Herrera, Luisito ha rappresentato uno degli emblemi del calcio di quel periodo. Con l’Inter è arrivato a sollevare tre scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali, totalizzando 333 presenze, condite da 55 reti. Con la Nazionale spagnola, invece, è salito sul tetto d’Europa nel 1964. Dopo aver chiuso la carriera con la maglia della Sampdoria, ha intrapreso il percorso da tecnico, vincendo l’Europeo U21 con la selezione iberica di categoria. A livello personale, Suarez si è aggiudicato il Pallone d’Oro nel 1960, anno in cui ha vinto in casacca blaugrana il campionato spagnolo e la Coppa delle Fiere.
Se ne va un’icona dello sport del secolo scorso, capace di far innamorare migliaia di appassionati e tifosi.
Questo il messaggio di cordoglio da parte del Club meneghino:
FC Internazionale Milano, il suo presidente Steven Zhang, il Vice President Javier Zanetti, gli Amministratori Delegati Alessandro Antonello e Giuseppe Marotta, l’allenatore Simone Inzaghi e il suo staff, i calciatori e tutto il mondo Inter, si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Luis Suarez e, nel ricordarlo, abbracciano i suoi familiari.