La Clivense ha chiuso il proprio pacchetto avanzato per la stagione di Serie D 2023/2024: alla corte di mister Allegretti ci sarà anche Cherif Diallo. Attaccante liberiano con esperienza nel campionato che il Club del presidente Pellissier si appresta ad affrontare per la prima volta nella sua storia. Dunque agli addii di Florian e Antenucci sono state subito messe delle pezze con il classe ’97 ex Arezzo e la punta slovena Stancic. Intanto, sono arrivate le conferme anche di Errichiello, decisivo lo scorso anno nella corsa alla promozione, e del difensore Dall’Ara.
La carriera di Diallo
Nato a Monrovia il 10 gennaio 1997, Cherif Diallo muove i primi passi in patria, prima di compiere la scelta di approdare in Italia. Tra mille peripezie, il giocatore liberiano sbarca sullo Stivale, maturando la sua prima esperienza nel Ceparana, in Prima Categoria. Successivamente, nella stagione 2020/21 con un triplo salto si trasferisce in Serie D alla Fezzanese, con cui mette a segno 10 reti in 60 presenze complessive; nel 2021 passa al Derthona, dove dimostra una vena realizzativa non indifferente grazie ai 20 gol in 39 partite. Un anno più tardi passa all’Arezzo, sempre in Serie D, ma a gennaio il Prato decide di rilevarlo. In Toscana ritrova continuità sotto porta, timbrando il cartellino 8 volte.
Le sue prime parole
“Quello che mi ha colpito della Clivense è stata la chiarezza del progetto – ha dichiarato Diallo durante la presentazione ufficiale – È una piazza importante con una società ambiziosa, quindi sono molto contento di essere entrato a far parte di questa squadra e sono pronto ad affrontare nuove sfide”. Una storia partita dalla lontana Liberia: “Dopo due guerre civili e l’epidemia di ebola non è stato facile crescere; se guardo indietro il calcio ha sempre fatto parte della mia vita, giocavo nelle strade del mio quartiere e qualcuno una volta disse a mio padre che avevo talento. Purtroppo in Africa questo non basta. Sono cresciuto guardando i miti del pallone e sognando di realizzare l’obiettivo di diventare un giocatore professionista. Quando ho lasciato il mio paese ho vissuto il periodo più difficile della mia vita: lasciare la famiglia, la prigionia in Libia e la traversata in mare. La mia determinazione nasce proprio da quella sofferenza e ogni volta che scendo in campo do il massimo perché so da dove vengo e dove voglio arrivare”.
L’attaccante classe ’97 ha poi proseguito: “Penso che ogni esperienza mi abbia lasciato degli insegnamenti che mi porterò sempre dietro. La stagione al Derthona è stata il mio trampolino di lancio perché ho potuto esprimere me stesso al 100%; per quanto riguarda la scorsa stagione ad Arezzo, nonostante le cose non siano andate come avrei voluto, ho comunque imparato nuove prospettive di gioco che porterò con me. Infine il Prato è stata un’altra bella piazza dove mi sono potuto realizzare e togliere molte soddisfazioni. Cosa mi aspetto dalla nuova stagione? Un campionato molto competitivo, bisogna puntare in alto. Il mio obiettivo è sempre quello da quando sono piccolo, ovvero diventare un professionista. Ogni stagione lotto per raggiungere questo obiettivo”.
Foto: FcClivense