Non si ferma la burrasca intorno all’ACR Messina con il continuo botta e risposta tra il presidente Sciotto e l’imprenditore Fabrizio Mannino. Dopo le accuse dei giorni passati lanciate dal patron biancoscudato, che ha accusato Mannino di aver preso in giro tutta Messina, è arrivata oggi la risposta dell’interessato tramite una serie di dichiarazioni rilasciate alla Gazzetta del Sud.
La risposta di Mannino
“Ho sentito il presidente Sciotto accusarmi di aver preso in giro tutta Messina e i tifosi. E di non aver mai fatto una vera proposta – ha esordito Mannino -. I fatti smentiscono in modo inequivocabile quest’affermazione, piuttosto ci sarebbe da chiedersi se Sciotto abbia mai voluto realmente vendere la società, perché se era questa la sua intenzione i comportamenti di questi mesi, che sono sotto gli occhi di tutti i messinesi, sono stati quantomeno incoerenti. Per mesi ha tenuto tutto in stallo rifiutandosi di mettere a disposizione la documentazione necessaria. Sono disponibile per un confronto pubblico, anche se non credo farebbe bene al Messina. Avevo proposto a Sciotto 2.1 milioni di euro per la società oltre al riconoscimento di circa 330 mila euro di finanziamento soci e non ho mai chiuso la porta alla possibilità di trattare tanto il valore che le condizioni di cessione“.
La conclusione dell’imprenditore
“Non si può sottacere che i suoi pur meritevoli sforzi non abbiamo mai dato i frutti attesi, né sul piano sportivo, né sul piano del management gestionale e sportivo, né sul piano delle strutture, né sul piano dei conti aziendali, visto l’indebitamento certo. Mi spiace anche che pure quest’anno il presidente abbia deciso di spendere zero euro sul settore giovanile “appaltandone” la gestione all’esterno ad un’altra società. In conclusione auguro all’ACR una stagione all’altezza delle aspettative della piazza e della storia della società ed al presidente Sciotto di prendersi quelle soddisfazioni che fino adesso gli sono state negate, io a Messina ci sono e ci sarò anche nei prossimi anni, cosa proporrà il futuro lo vedremo, magari vedrò anche quest’anno qualche partita in curva in mezzo ai tifosi. Forza ACR Messina“.
La replica di Sciotto
“Mi ero ripromesso di non rispondere più all’imprenditore Mannino, ma la replica mi induce a farlo, perché da parte sua mi sarei aspettato una Pec con l’offerta entro le ore 12 di giovedì scorso, e non una mail indirizzata ai giornali per rispondere alle mie dichiarazioni… Ripeto che da parte sua aspetto ancora oggi una Pec con una reale proposta, altrimenti la smetta di usare questi mezzi per tentare di destabilizzare un ambiente che si avvia verso una nuova stagione sportiva. In sette anni di gestione, di ‘incantatori di serpenti’ ne abbiamo visti tanti, ma la verità è che la famiglia Sciotto con le proprie risorse e i propri errori, di cui mi assumo la responsabilità in quanto presidente, continua a mantenere il calcio a Messina a livello professionistico. Quello di oggi di Mannino, il quale entra nei dettagli della gestione finanziaria della mia società – questo è scorretto, perché ha violato il patto di riservatezza -, è l’ennesimo tentativo di avvelenare i pozzi e minare la serenità della squadra. Ribadisco che la società è sanissima e che gli unici debiti sono con il Fisco, perché lo Stato ha concesso a tutte le società calcistiche la possibilità di rateizzarli dopo la pandemia. Aggiungo che sono disposto ad un confronto pubblico con Mannino per chiarire definitivamente, carte alla mano, come sono andate le cose. Ma fino a quel momento lo invito a non creare turbative di alcun genere. Caso contrario, significa che non vuole bene al Messina. Gli amministratori di Mannino avevano proposto di rilevare la società con 3 mln al netto dei debiti. Ancora aspetto! Colgo, infine, l’occasione per augurare alla squadra e a tutto lo staff buon lavoro, visto che domani parte il ritiro. Da oggi, per cortesia, parliamo di calcio e non di ‘aria fritta’. Forza Messina #ripartiamoinsieme”.