Il San Filippo si appresta a ospitare una partita di Serie C a dieci giorni di distanza dall’ultima volta. Alle 18:30 di domani, domenica 5 novembre, il Messina riceverà il Benevento per l’12ª giornata di Lega Pro. La sfida significherà molto per entrambe le squadre, i siciliani cercheranno infatti di mettersi alle spalle la brutta prova di Taranto, mentre gli ospiti continueranno il loro inseguimento verso la vetta della classifica. Fin qui tra le mura amiche il Messina ha fatto vedere le cose migliori, perdendo solamente l’ultima sfida con il Brindisi. In attesa di assistere al match, il tecnico biancoscudato ha tenuto oggi la conferenza stampa di rito rispondendo alle domande dei giornalisti presenti.
La forza del Benevento
Modica ha sottolineato da subito la difficoltà della sfida, complimentandosi con i prossimi avversari ma ribadendo le qualità della sua squadra: “Il Benevento ha una sua identità, gioca bene a calcio e sono molto forti per la categoria. Dovremo essere bravi a mettere nel dimenticatoio la partita di Taranto. Penso che abbiano come obiettivo quello di tagliare traguardi importanti, stanno rispettando le attese. Noi passiamo dall’euforia alla depressione, dobbiamo cercare di compattarci. Il nostro obiettivo è evitare i playout facendo il nostro gioco, ci vorrà un po’ di tempo“.
Il momento della squadra e le condizioni dei singoli
“Stiamo alternando cose belle a cose meno belle ma dobbiamo fare bene per la gente che ci verrà a vedere – ha proseguito l’allenatore del Messina -. L’abbiamo sempre detto che sarebbe stato un percorso fatto anche di cadute, è normale per una squadra con tanta gente alle prime esperienze però la qualità c’è. Abbiamo fatto una brutta partita però adesso dobbiamo andare avanti, non rimpiango le mie scelte. Zammit ha qualità, però ha bisogno di capire la lingua e la nostra cultura, lo tengo in grande considerazione. Luciani sta bene ha avuto solo una leggera contrattura, gli esami sono buoni e oggi si allenato. Sono un po’ arrabbiato con lui perché non ha stretto i denti e mi ha fatto cambiare tante cose nella partita di Taranto“.