Mister Lucarelli si è espresso in conferenza stampa sulla vittoria di ieri contro la Turris: “Se avessi potuto scegliere, alla vigilia, non avrei pensato a vincere 2-0 o 3-0 ma proprio così, perché la gente e la squadra ne avevano bisogno. Come ho detto nel cerchio a fine gara, questo è un segnale che dobbiamo cogliere: probabilmente è cambiato il vento. La squadra ha fatto un ottimo primo tempo, si è espressa anche meglio di quel che mi sarei aspettato, siamo ripartiti benino nel secondo tempo con un paio di episodi dubbi e forse un fallo di mani, nella ripresa eravamo in gestione e forse più vicini noi al raddoppio che loro al gol, non c’era nulla che lasciasse presagire pareggio della Turris e lì abbiamo misurato la “temperatura” della squadra, che poteva abbattersi e non reagire ma in realtà è andata a prendersi la vittoria ed è la ripesta caratteriale ed emotiva, più importante dell’ottimo primo tempo e dei tanti palloni recuperati.”
Sul modulo: “Vorremmo lavorare su questo, il 4-2-3-1 è quello che dà più riferimenti in campo, è “spallettiano” con Rocca alla Perrotta perché ci da una mano sui mediani avversari; siamo in convalescenza, Michele e Deli in quella zona possono fare molto bene, quando avremo trovato l’equilibrio mi piacerebbe giocare in modo più spregiudicato per segnare molti gol considerando che creiamo tanto. Avevamo preparato anche un “cambio di pelle” tra le due fasi e i ragazzi sono stati bravi: difendevano con il 3-4-2-1 e attaccavamo con il 4-2–3-1. Chiricó? Mi è piaciuto il suo spirito, così come quello di tutti.”
Il mister ha speso parole di elogio anche verso la società e i tifosi: “Abbiamo una proprietà forte che riporterà il Catania nei campionati che merita. Sono contento dell’apporto dei tifosi, insieme a loro siamo forti, grazie per aver ascoltato la mia richiesta e oggi l’ultimo gol l’hanno fatto loro, almeno per il 50%, era tutti in piedi, prima dell’angolo lo sentivano tutti.”
Lucarelli analizza anche l’aspetto comunicativo: “Parlavano poco, c’è stato un bel cambio di passo, la corsa di chi non è entrato e magari era giustamente arrabbiato per non aver giocato ma è scattato verso i compagni e verso la curva, dopo il 2-1, è molto indicativa; è stata liberatoria per tutti”.