Il patron rossazzurro, Rosario Pelligra, è tornato a parlare pubblicamente sul caso fideiussioni, che al momento non è costato alcuna penalizzazione al Catania.
“Quanto accaduto tra fine luglio e agosto è frutto di questioni burocratiche di garanzie avvenute in Australia. Si è trattato di un rallentamento di questi consulenti che lavorano in Australia. Qualcosa non ha funzionato, abbiamo risolto e vogliamo fare bene anche in futuro. Questi consulenti ovviamente non lavorano più con noi. Il mio telefono è sempre disponibile 24 ore su 24. L’assessore mi ha chiamato subito per chiedermi cosa stesse succedendo. Gli ho risposto che stavamo risolvendo. Quando gli ho risposto lui è rimasto soddisfatto. Il motivo del mio silenzio è legato al fatto che io parlo solo quando ho la situazione chiara”.
Sul supporto incondizionato dei tifosi alla squadra: “Il loro supporto è importante, vorrei dirgli grazie. Abbiamo raggiunto 12.190 abbonati. Siamo ottimisti e ciò che ho visto sui social non mi è dispiaciuto. Ho il desiderio di fare bene in questa società. Il Catania è un azienda giovane fondata poco più di due anni fa. Abbiamo lavorato per restaurare il club. Ci focalizzeremo anche su nuovi progetti. Al momento opportuno faremo investimenti per portare in alto non solo il Catania Calcio ma anche il nome della città.”
Intanto, nella giornata di ieri, il presidente e il suo vice, Vincenzo Grella, sono stati ospitati al comune dal sindaco Enrico Trantino per discutere sulle prospettive future della società, anche alla luce della vicenda fideiussione, che ha tenuto banco per tutta l’estate.