Jacopo Segre non vede l’ora di tornare protagonista. Intervistato dal Corriere dello Sport, il centrocampista del Palermo parla del suo rapporto con la città e della voglia di lasciare il segno anche in questa stagione. Tra i leader dello spogliatoio rosanero, in questo scorcio di inizio stagione Segre è stato frenato da un infortunio.
LE CONDIZIONI FISICHE
Parlando delle sue condizioni fisiche il centrocampista rosanero – che è tornato in campo per un piccolo scorcio di partita contro il Cosenza – ha spiegato: “Ho saltato la preparazione, ma per il tipo di giocatore che sono penso mi bastino due partite per entrare in condizione. Ho lavorato anche sul rafforzamento muscolare, ho messo tanta forza, mi sta facendo bene”.
L’INIZIO STAGIONE DELLA SQUADRA
Sul non esaltante rendimento del Palermo nelle prime quattro partite di campionato l’ex giocatore del Torino ha espresso i suoi pensieri sottolineando le novità apportate dal nuovo allenatore Alessio Dionisi: “Per molte squadre spesso in B è così, devi entrare in forma, c’è tanto caldo, ci vuole del tempo. Le novità di Dionisi, dato che il modulo è sempre 4-3-3? Il mister è più propositivo, chiede un calcio dinamico, in cui tutti devono partecipare alla costruzione del gioco, occupare bene l’area e fare le preventive. Con gli allenamenti ci amalgameremo velocemente, Dionisi è molto motivato e vive Palermo come una grande opportunità. Ha carattere e farà bene”.
IL RAPPORTO CON PALERMO
Tra i calciatori più amati dal pubblico palermitano, sia per la sua combattività che per le capacità sottoporta, Segre sembra ricambiare pienamente l’affetto della città: “È da quando sono arrivato che avverto l’emozione di giocare qua. Palermo è una piazza pazzesca, ti dà molto, e la squadra lavora per restituire altrettanto alla città. Personalmente – ha proseguito Segre – ogni volta che entro al Barbera provo le stesse sensazioni della prima volta, una carica incredibile. Quel riconoscimento mi ha reso felice ma deve essere la base per dare ancora di più. Mai accontentarsi, nessuno è perfetto dunque le lacune vanno migliorate: i giocatori più forti mentalmente sono quelli che correggono ogni giorno i loro lati deboli”.
A riprova della sua voglia di proseguire la carriera in maglia rosanero, il centrocampista ha parlato anche del suo rinnovo: “Ne sono felicissimo, è stata una trattativa lunga perché iniziata a febbraio con un’altra gestione tecnica, ma volevo solo questo. Ormai – rincara Segre – mi sento un palermitano, mi lego tanto agli ambienti, intravedevo e intravedo nella società la possibilità di fare grandi cose e una mentalità vincente che è propria del City”.