Una nuova sconfitta, un KO inaspettato che mette in mostra quanto il Palermo fatichi questa stagione soprattutto al “Barbera”. L’impianto di casa, decisivo negli ultimi anni specialmente nella risalita dalla C alla Serie B, è diventato un luogo dove i rosanero non riescono più a conquistare i tre punti. Dopo otto giornate, la squadra si trova al nono posto con 11 punti conquistati, un ambiente decisamente poco contento e la vetta già distante otto lunghezze. Lottare per la promozione, in questa stagione, sarà davvero difficile. Ciò che manca, in primo luogo, è la continuità. Tra pareggi e sconfitte, il Palermo non è ancora mai riuscito ad inanellare un filotto importante. Nell’ultimo weekend è maturato anche lo 0-1 che ha fatto festeggiare la Salernitana.
In sala stampa si è presentato il tecnico Dionisi che ha commentato così la sconfitta maturata sul campo:” Nel primo tempo abbiamo fatto diversi errori tecnici, regalando palla dove non c’era pericolo né aggressione avversaria. Siamo arrivati secondi su diversi palloni. Nel secondo tempo no, si è vista solo una metà campo e ci è mancato solo il gol. Ma avendo sbagliato nel primo tempo abbiamo messo la partita in salita. Fermo restando che il gol che abbiamo preso non dobbiamo prenderlo, perché non era neanche un tiro in porta. Non siamo soddisfatti del risultato e della prestazione per quanto riguarda il primo tempo. La situazione più pericolosa l’abbiamo avuta noi nel primo tempo, calciando fuori con Segre. Non recrimino ovviamente. A volte abbiamo buttata la palla fuori da soli. E mi è piaciuto che i ragazzi che hanno sbagliato poi hanno avuto il coraggio di continuare a provarci. Non abbiamo sofferto troppo la fase di non possesso, siamo stati un po’ in precisi sulle ripartenze e sulle seconde palle, dove siamo arrivati troppo tardi“.
Un passaggio è stato dedicato anche alla situazione generale ed al malcontento del pubblico:” I fischi? Non fanno piacere, certo. A volte lo sprono negativo forte serve, quindi perché no. Durante la partita il sostegno è stato massimo, alla fine ci sta anche che la gente faccia capire che non è soddisfatta. Siamo noi che dobbiamo trovare un ordine. E dobbiamo trovare questa vittoria in casa che arriverà quando smetteremo in pensarci“.