Dopo la pesantissima sconfitta per 6-0 subita ad Avellino, il Messina sta preparando il delicatissimo scontro diretto contro la Cavese. Nel frattempo, però, la società ha comunicato che il presidente Sciotto ha voluto incontrare staff e calciatori per chiudere grinta in vista delle prossime uscite. A presentarsi di fronte le telecamere, invece, è stato il direttore sportivo Pavone alla sua prima conferenza stampa da quando è a Messina. Queste le sue dichiarazioni principali.
Sul KO di Avellino:” È evidente che dopo un 6-0 il silenzio forse sarebbe stato meglio. Ma visto e considerato che sono qui da tre mesi è giusto che spieghi come sono fatto io e quale è la mia mentalità. Non amo molto i microfoni, vi chiedo scusa, ma non amo mettermi in mostra. Chiedo scusa anche della prestazione di Avellino a tutti i tifosi e la città che ci vuole bene. Io interpreto una squadra di calcio come una famiglia, dove io e il presidente dovremmo essere i genitori. Così quando i figli sono felici i genitori devono stare in un angolo, quando invece ci sono i problemi i genitori si devono porre davanti ad affrontare i problemi. In questo momento abbiamo problemi di classifica e non ci aspettavamo di fare una figuraccia del genere ad Avellino. Noi siamo convinti di avere una squadra con cui riusciremo a tirarci fuori da questa situazione“.
Sul calciomercato:” Pensavo che Messina fosse una piazza accettabile. Ricordavo il Messina di anni fa, ma durante il mercato ho ricevuto diversi no e non me li spiegavo. Per cui a volte ho dovuto cambiare strategia o obiettivo, quello che siamo riusciti a fare era il massimo in termini di chi potevamo prendere e chi voleva venire da noi. Abbiamo trattato Rosafio che aveva chiesto un contratto di due anni, dopo tre giorni il presidente accetta di fare il contratto ad una cifra importante. Poi vengo a sapere che è andato a Potenza, per un anno ad una cifra inferiore a quella offerta da noi. Non c’è quindi una questione economica ma una questione di volontà“.
Sul futuro:” Noi siamo contentissimi di questi giocatori che abbiamo ma sono loro che hanno cercato noi. Sappiamo delle difficoltà di trovare un campo di allenamento e dobbiamo girovagare. Noi lavoriamo ancora sui nostri obiettivi, il primo è la salvezza. Il secondo è formare i nostri giovani per avere delle prospettive ed evitare di cambiare ogni anno tutti i calciatori. Abbiamo accettato minutaggio e difficoltà, ma abbiamo fatto presente che se sarà possibile bisogna lasciare una base su cui programmare il futuro. Al momento in gruppo ci sono 4/5 elementi di prospettiva a cui a mio modo di vedere bisognerebbe pensare di prolungare il contratto. Io non ho mai detto viviamo alla giornata, a Picerno dissi che facciamo il meglio possibile cercando di creare un gruppo che dia un futuro al Messina. Non so cosa ci aspetta in futuro ma credo che qui ci siano i presupposti“.
Sulle strutture:” Le strutture a Messina ci sono e il campo a noi non ci è stato dato per allenarci per oltre tre mesi, e non ne conosco il motivo. La realtà di Camaro è bellissima, sarebbe bello prenderlo come centro sportivo. Lì sopra c’è la tv, c’è il ristorante ed è ideale per fare i doppi allenamenti. Io non lo conoscevo, come non conoscevo la realtà di San Filippo. Oggi mi sto rendendo conto pian piano di come stanno le cose e che dobbiamo andare a Santa Lucia del Mela. Ogni giorno fare avanti e indietro non è facile e sarebbe meglio vivere lì“.