Doccia fredda per il Palermo. Al “Barbera” i rosanero escono tra i fischi dopo l’inattesa sconfitta casalinga contro il Cittadella. Giustiziere dei rosanero ancora una volta Pandolfi, come nella scorsa stagione. Davanti all’ex capitano Fabrizio Miccoli, tornato ad assistere dalla tribuna ad una partita della squadra siciliana, i ragazzi di Dionisi palesano ancora una volta i limiti già evidenti in altri episodi di questo scorcio di stagione.
IL PRIMO TEMPO
Dionisi schiera per la prima volta Le Douaron al centro dell’attacco, preferendolo ad Henry e Brunori. Dentro anche Pierozzi al posto di Diakité. Nel primo tempo il Cittadella parte con una pressione alta ed aggressiva, imponendo ritmi intensi che mettono in difficoltà il Palermo. La squadra di Alessio Dionisi, tuttavia, riesce presto a trovare soluzioni per sfuggire al pressing dei veneti, cambiando progressivamente l’inerzia della partita. Dopo i primi minuti, infatti, è il Palermo a prendere il controllo del possesso palla, mentre il Cittadella si affida a rapide ripartenze. Le azioni offensive dei padroni di casa sono ben orchestrate, con passaggi rapidi e una partecipazione corale di tutti i giocatori in campo. Non mancano le occasioni da gol per i rosanero, ma Insigne spreca almeno tre chiare opportunità da posizione favorevole. Nonostante le buone manovre, il primo tempo si chiude a reti inviolate, lasciando l’amaro in bocca al Palermo, che ha più volte avuto l’occasione di portarsi in vantaggio.
IL SECONDO TEMPO
Nella ripresa l’andamento tattico del match resta invariato: è il Palermo a fare la partita, mentre la squadra di Dal Canto punta su ripartenze veloci per sorprendere gli avversari. Al 58′ sembra arrivare la svolta quando Le Douaron insacca, ma il gol viene annullato dall’arbitro Fourneau per una posizione irregolare di Gomes, che aveva influenzato l’azione. Al 65′ Dionisi interviene con tre cambi: Lund, Diakitè ed Henry entrano in campo, sostituendo Nikolaou, Pierozzi e Le Douaron. Al 76′ Dionisi decide di affidarsi anche a capitan Brunori, che rientra in campo dopo un problema al tallone, sostituendo Verre. Il Palermo si ridispone in un 4-2-3-1, con Brunori posizionato come trequartista. Con le energie in calo, anche Gomes lascia il campo all’80’, rilevato da Ranocchia. Ma è al 90′ che arriva la doccia fredda per i rosanero: Pandolfi sorprende Desplanches con un potente destro che si infila sotto la traversa, portando il Cittadella in vantaggio proprio allo scadere. Il triplice fischio segna l’inizio di una dura contestazione: i tifosi, delusi, fanno sentire il loro disappunto con fischi assordanti rivolti alla squadra di Dionisi. A pochi giorni dal 124° anniversario la delusione è cocente.
IL TABELLINO
Palermo (4-3-3): Desplanches; Pierozzi (65’ Diakitè), Nedelcearu, Nikolaou (65’ Lund), Ceccaroni; Segre, Gomes (80′ Ranocchia), Verre (76’ Brunori); Insigne, Le Douaron (65’ Henry), Di Francesco. A disposizione: Nespola, Sirigu, Di Mariano, Vasic, Appuah, Buttaro, Peda. Allenatore: Dionisi.
Cittadella (3-5-2): Kastrati; Salvi, Pavan, Carissoni; Vita (92’ Cecchetto), Amatucci, Tronchin (66’ Tessiore), Branca (82’ D’Alessio), Masciangelo; Pandolfi (92’ Ravasio), Rabbi (66’ Magrassi). A disposizione: Maniero, Cassano, Desogu, Voltan, Rizza, Piccinini, Ravasio. Allenatore: Dal Canto.
Arbitro: Fourneau (Roma 1).
Reti: 90’ Pandolfi.
Ammoniti: 9’ Rabbi, 60’ Verre, 75’ Gomes, 84’ Salvi, 91’ Pandolfi.