Nell’ambiente che gravita attorno al Palermo il tema di questi giorni è senza dubbio il “Caso Brunori”. Il capitano, nonché giocatore simbolo del club, sembra essere uscito dai radar del tecnico Alessio Dionisi e la piazza si divide. In molti si domandano se il numero 9 possa essere ancora una risorsa importante nella sempre più difficile lotta per la Serie A. Altri lo danno per inevitabile partente già a gennaio. Sulla questione sono intervenuti di recente anche quattro ex di lusso della storia rosanero: i direttori sportivi Rino Foschi e Giorgio Perinetti e gli allenatori Delio Rossi e Walter Novellino.
FOSCHI: “BRUNORI ANDAVA CEDUTO”
Il vulcanico Rino Foschi, protagonista per anni nel Palermo di Zamparini, in una recente intervista rilasciata a Tuttomercatoweb aveva dichiarato: “Non sta rendendo al meglio Brunori: ha vissuto un’estate chiacchierata. È rimasto siglando una pace con l’ambiente. Ma con tutto quello che è successo appare un po’ in difficoltà. Palermo è una piazza particolare, quei colori devi sentirteli addosso. Trattenere un calciatore controvoglia non è mai producente. Io ho ceduto Luca Toni perché era il momento giusto. Forse con Brunori sarebbe stato il caso di fare lo stesso”. Pur avendo espresso un’opinione favorevole alla cessione del giocatore, tornando sull’argomento oggi dal medesimo organo di stampa, l’ex dirigente ha commentato il pareggio di Frosinone sottolineando: “Le Douaron non si è integrato per niente. A Frosinone, Henry o Brunori dall’inizio avrebbero potuto fare qualcosa di più dell’ex calciatore del Brest”.
PERINETTI: “BISOGNA CAPIRE LE INTENZIONI”
L’ex ds rosanero Giorgio Perinetti, intervistato oggi da Repubblica, si sofferma sulla necessità di comprendere le intenzioni del giocatore: “Non è tanto il fatto che possa andare in panchina. Il problema sono le ragioni per cui va in panchina. Certo è che la sua è un’annata particolare e che evidentemente possono esserci dei problemi. Una cosa è certa: il caso deve essere risolto a tutti i livelli, sia tecnici sia societari. Bisogna capire se si sente ancora di essere giocatore a Palermo o se preferisce cambiare aria. Brunori è un giocatore importante per la squadra rosanero, ma deve essere il Brunori che tutti quanti conosciamo e abbiamo imparato ad apprezzare in questi anni”.
ROSSI: “BRUNORI ESSENZIALE”
Di recente sull’argomento si è espresso anche uno dei tecnici più amati della storia del club, Delio Rossi. Intervistato da LiveSicilia prima ancora che la questione assumesse il peso di questi giorni, l’allenatore ha commentato il dualismo Henry-Brunori spiegando: “Li conosco così, per dare un giudizio sui calciatori dovrei allenarli. Per caratteristiche mi sembra che Brunori sia un giocatore importante per la Serie B, soprattutto è il capitano. Henry lo conosco un po’ meno. Forse fa meglio quella fase di cui parlavo prima, magari è più funzionale per il 4-3-3. Ma secondo me il giocatore più essenziale è Brunori. A quel punto io, personalmente, se ho due bravi devo trovare un modo per farli giocare tutti e due sotto questo punto di vista. Quindi posso anche pensare di cambiare il sistema di gioco”.
NOVELLINO: “ESCLUSIONE INSPIEGABILE”
Altro ex allenatore rosanero a intervenire sul caso è Walter Novellino, al Palermo nel 2016. Intervistato da TuttoB il tecnico non ha nascosto il suo stupore per il mancato utilizzo dell’italo-brasiliano: “Non riesco a capacitarmi del perché Brunori, giocatore importante che anch’io volevo nelle mie squadre, abbia un ruolo così marginale nel Palermo. Dev’essere successo qualcosa perché è inspiegabile che un attaccante come lui stia fuori. Io avevo dei giocatori coi quali discutevo, anche animatamente, ma alla fine prevaleva sempre il campo perché se uno è forte deve giocare”.