Ancora due gare per chiudere questo 2024 avaro di soddisfazioni. Il Messina, nell’anno solare, può annoverare un’altra salvezza in Serie C ma poco altro. A tenere banco, dopo otto anni di presidenza Sciotto, è la possibile cessione societaria ma l’aria che si respira in riva allo Stretto non è mai stata così pesante. Partendo dal terreno di gioco dove i giallorossi si trovano in piena zona playout con quattro punti di distacco dalla salvezza diretta ed una Juventus Next Gen alle spalle che incalza. I bianconeri si sono rilanciati dopo l’approdo di Brambilla in panchina e saranno l’avversario del prossimo weekend, valevole come ultima giornata del girone d’andata. Il Messina deve evitare un’altra sconfitta dopo il pesante tonfo interno contro il Foggia per 0-3. Non sarà facile non tanto dal punto di vista tecnico quanto per l’aspetto mentale. La squadra sembra quasi rassegnata ed incapace di reagire. Pesa l’incertezza societaria così come la mancanza di punti di riferimento.
In una società priva di una struttura solida e ben delineata, anche l’addio del direttore sportivo Pavone è l’ennesimo tassello che sta facendo crollare tutta la struttura. Prima del rompete le righe ci sarà anche il match di Potenza ma inutile proiettarsi troppo in avanti considerando che le novità potrebbero essere dietro l’angolo. La squadra ha ripreso la preparazione settimanale ma con un piccolo “giallo”. Infatti, nella giornata di martedì, una sessione di allenamento è stata annullata con il tecnico Modica che sembrerebbe aver avuto una lunga riunione con il presidente Sciotto. Sul tavola, sicuramente, le difficoltà nella trattativa con l’AAD Invest Group. La fiduciaria, che rappresenta dei fondi esteri, non ha ancora ottemperato al pagamento di quanto pattuito alla firma del preliminare.
Per questo motivo sembra sempre più remota la possibilità di un passaggio di quote mentre, entro il 16 dicembre, dovranno essere pagati stipendi e contributi. Alla luce di tutto questo Pietro Sciotto dovrà farsi carico di queste spese e vede tramontare quella trattativa che ha fortemente voluto per oltre sei mesi. La società cerca sostegno esterno per avere supporto da qui a fine stagione ma, nel frattempo, c’è anche un calciomercato da affrontare per rinforzare una squadra troppo debole per raggiungere la salvezza diretta. Nel frattempo lo stesso Modica prosegue nel suo silenzio da mesi tagliando i ponti, di fatto, con tutto l’ambiente e la tifoseria. I presupposti per chiudere al meglio questo 2024, quindi, sembrano non esserci ma perdere la categoria potrebbe rappresentare anche la parola fine per questa società.