La crisi del Messina non sembra avere più fine. Oltre alle ben note vicende societarie con la mancata conclusione della trattativa di cessione, arriva un’altra sconfitta anche in campo. I giallorossi escono con le ossa rotte dalla trasferta di Biella contro la Juventus Next Gen. Il 2-0 finale spedisce la squadra di Modica al terzultimo posto superata dagli stessi bianconeri. A “salvare”, al momento, i biancoscudati sono solo le penalizzazioni che hanno colpito Turris e Taranto. Per concludere il 2024 c’è ancora una partita, ma il momento è davvero molto delicato per la società del presidente Sciotto.
Primo tempo: ottimo approccio del Messina che prova ad essere aggressivo fin dall’inizio. La Juventus si difende bassa ma riesce, tramite il palleggio, ad uscire bene dalle situazioni difficoltose. Prima occasione al 14′ è di Petrungaro che va al tiro su assist di Lia ma manda alto. Risponde la Juventus Next Gen al 21′ con Macca che si divora il vantaggio in piena area di rigore calciando malamente. La gara è vivace e così al 25′ si accende Anatriello che cerca il sinistro dal limite, pallone sul fondo. Poco dopo ancora Petrungaro con un diagonale insidioso che Daffara manda in angolo. L’ultima emozione della prima frazione è di marca bianconera. Faticanti penetra in area e calcia forte all’incrocio ma Krapikas vola e salva il risultato. Nel finale ammonito Macca.
Secondo tempo: si riparte senza novità dalle panchine e con i ventidue confermati in campo. Al 58′ ammonito Semedo per ostruzione su Krapikas. Un minuto dopo ci prova Frisenna, dopo una bella azione corale, ma Daffara blocca a terra. Mister Brambilla cambia offensivamente ed inserisce Afena Gyan e Palumbo per Semedo e Owusu. Una scelta azzeccata perchè, dopo il tiro largo di Cudrig, la Juventus Next Gen la sblocca. Ci pensa una grandissima azione personale di Afena Gyan che scappa agli avversari e mette in mezzo dove Guerra trova il tap in vincente. Il Messina risponde, al 72′, con Petrungaro che calcia potente ma trova Daffara che respinge. Sulla ribattuta Garofalo spedisce alto con il ginocchio. Mister Modica cerca il pari e stravolge la squadra con gli ingressi di Anzelmo, Morleo e Adragna per Garofalo, Salvo e Marino. Poco dopo è il turno anche di Cominetti per giocare con il 424. Tuttavia i giallorossi non si rendono pericolosi e, al 90′, subiscono anche il raddoppio dei bianconeri. Guerra imbecca Afena Gyan in contropiede e l’attaccante è freddo davanti a Krapikas insaccando. Dopo quattro minuti di recupero termina il match.