Il Palermo, dopo il ritiro, è partito in direzione Emilia Romagna. Sabato pomeriggio i rosanero affronteranno la capolista Sassuolo, lanciatissima verso la promozione. I neroverdi sono in gran forma grazie ad una striscia di vittorie consecutive importantissima tanto da recuperare, superare e staccare il Pisa. I siciliani, al contrario, si trovano al nono posto, fuori dalla zona playoff e nuovamente alle prese con i problemi cronici delle ultime stagioni. Nonostante una rosa di livello, la squadra non gira e le riflessioni su Dionisi sono molteplici.
Il tecnico, come di consueto, si è presentato di fronte ai microfoni per presentare la prossima gara valevole per la 17^ giornata di Serie B. Queste le sue dichiarazioni principali:” Possiamo giocarcela, ne sono convinto: dovremo mettere in campo le sicurezze che abbiamo costruito in allenamento e con le prestazioni. Mi aggrappo a quel di positivo che vedo e parlo della reazione contro il Catanzaro, visto che dopo 3 minuti siamo andati sotto. Il rischio di affondare c’era ma siamo rimasti dentro al match, pareggiando e cercando anche di vincere. Nel momento migliore abbiamo subito il gol del Catanzaro. Sappiamo che non può bastare quel che stiamo facendo siamo una squadra di buonissimo livello, stiamo facendo buone prestazioni ma qualcosa non torna perché i risultati sono negativi. Affrontiamo la squadra più forte, servirà essere organizzati mentalmente: occorrerà grande lucidità. La squadra per certi versi fa quel che proviamo in settimana. Secondo me siamo cresciuti a livello difensivo, poi bisogna portare i risultati a casa. A livello di metodo potrei essere soddisfatto, poi guardo ai risultati e non lo sono per niente. La media non è affatto sufficiente, nonostante i principi e le idee di gioco dicano che in campo c’è una squadra prestativa“.
Un passaggio il tecnico lo dedica anche alla tifoseria, all’ambiente ed al clima di contestazione:” Fa parte anche questo del mio mestiere. Io costruisco la mia vita sulla credibilità, chi non ti conosce bene giustamente ti giudica anche per altro. È giusto che si manifesti il malcontento, questa è la piazza più grande in cui ho allenato: le spalle me le sono formate con il tempo, allenando in Serie A. È la prima contestazione così forte in uno stadio, ho il mio equilibrio e vado avanti per quel che sono. Mi dispiace perché ci metto tutto quello che posso. Anche la squadra era dispiaciuta ma sta a noi invertire il trend“.