Dopo un lungo silenzio durato due mesi dal post Avellino-Messina 6-0, è tornato a sostenere una conferenza stampa Giacomo Modica. L’allenatore giallorosso ha colto l’occasione dell’ultimo impegno del 2024 anche per rivolgere i propri auguri alla stampa ed a tutto l’ambiente giallorosso. Tuttavia non sono mancate critiche ed accuse verso coloro che hanno attaccato non il professionista ma la persona. Su questo punto di vista il tecnico è stato abbastanza chiaro:” Se sui social mi si augura la morte non mi sta più bene: in molti pigiano due tasti e ci infangano. Sono sempre stato leale e trasparente, ci ho messo la faccia e mi sono assunto le responsabilità tecniche di una classifica che è peggiorata. Nelle prime dieci giornate avevamo fatto ottime cose e ancora oggi mostriamo buoni sprazzi di gioco ma la squadra adesso sta andando male. Avevo detto subito che sarebbe caduta e si sarebbe rialzata nel corso del suo percorso. Togliendo l’Avellino nessuno ci aveva messo sotto e peraltro quella è una partita che si poteva perdere“.
Naturalmente un passaggio doveroso lo meritano anche la situazione societaria, la mancata cessione e la necessità di rinforzare questa squadra:” Posso dire che il presidente ha rassicurato me dicendomi ‘da qua non te ne vai’ e ‘rinforzerò la squadra’. Il mercato non apre prima dell’1 gennaio, sappiamo dove siamo scoperti. Io non voglio giustificare nulla, i punti sono questi, la classifica quella, è già un bel po’ che siamo martellati. Questa squadra se vince a Potenza ha gli stessi punti dell’anno scorso. Se non mi rafforzano la squadra non so cosa sto a fare qui, io conosco questi ragazzi, attraverso una miglioria possiamo fare un campionato dignitoso, se così non è inutile che stiamo qua. Più volte ho invitato il presidente a parlare. Ci sono tante cose che bisognerebbe fare, ma se uno non fa e non se la sente non posso obbligarlo. Io posso parlare della parte tecnica, io sono più tifoso di quelli che sono alla tastiera, io lascerei gli emolumenti, ma se non viene migliorato l’organico che stiamo a fare qui?“.
Un pensiero anche ai tifosi:” Io sono di passaggio mentre il club ha una storia e come la C resta un bene prezioso. La scelta del pubblico invece va rispettata. Chiaramente non la condivido perché i tifosi mi mancano. Hanno tracciato una linea e assunto una posizione netta e chiara. Avrei ottenuto almeno quattro punti in più con loro sugli spalti“.