Si chiude un altro anno con pochissime soddisfazioni per il Messina e i suoi tifosi. In riva allo Stretto sembra di rivivere un film già visto negli scorsi anni, con la differenza che, adesso, il finale da scrivere sembra molto più incerto delle recenti stagioni.
La squadra allenata da Giacomo Modica si trova in terzultima posizione, nel girone C di Serie C, con alle spelle soltanto Taranto e Turris, due club allo sbando che rischiano ancora l’esclusione dal campionato. Fra l’altro una eventuale esclusione a campionato in corso di pugliesi e campani, complicherebbe ulteriormente la posizione in classifica dei biancoscudati, poiché il Messina contro jonici e corallini ha conquistato ben sei punti.
Ma, posizione in classifica a parte, la situazione in casa giallorosso è di stallo assoluto.
Il cartello «cessione unica soluzione» esposto nelle menti dei tifosi peloritani (prosegue senza sosta la protesta degli ultras giallorossi nei confronti della proprietà) resta solo uno slogan, in quando non si intravedono spiragli concreti. Almeno nell’immediato.
Intanto, incombe il mercato e il Messina si trova senza un direttose sportivo e un direttore sportivo, con Pietro Sciotto, quindi, che sta tenendo tutti sulla corda. Probabile la “promozione” a diesse di Angelo Costa, che attende l’esito degli esami per acquisire il titolo di direttore sportivo. La classica soluzione interna che sembra non convincere in molto.
Di sicuro qualcosa arriverà (sempre più nel vivo la trattativa per il ritorno in riva allo Stretto del difensore centrale Dumbravanu) ma quando e a quale prezzo?
Alle ripresa, domenica 5 gennaio, al “Franco Scoglio” arriverà l’Audace Cerignola di Peppe Raffaele, lanciatissimo e in piena lotta per il salto di serie. Il Messina? Naviga a vista, in attesa di un porto sicuro.