Un’altra sconfitta, l’ennesima di una stagione fin qui sciagurata. Il Messina inaugura il 2025 con il KO interno contro l’Audace Cerignola per 1-3. Un altro passo falso senza alcun alibi per una squadra che resta senza alcun tipo di guida e punto di riferimento. Anche il cambio di proprietà con l’avvento della AAD Invest Group ha portato ad una scossa. Emblematiche, quindi, in questo senso le dichiarazioni al termine del match. Senza messe misure sia il vice allenatore Maurizio Miranda che il centrocampista Petrucci hanno individuate le cause di questo momento aprendo una crisi sempre più acuta in casa biancoscudata. Di seguito i principali passaggi delle dichiarazioni.
Maurizio Miranda:” Questo non è il Messina che meritano i messinesi, lo dico con il cuore in mano. Mi vergogno della prestazione perché tengo molto a questi colori, ho dato la mia vita per questa maglia. È la realtà dei fatti, che avete visto. Sono deluso anche a nome del mister, che in settimana ha riportato l’esempio fondamentale di Liam Brady, che dopo il mancato rinnovo del contratto con la Juventus è andato a battere e segnare un calcio di rigore al 90esimo. Abbiamo lavorato sulla mente di questi ragazzi in settimana ma non è bastato. Mi sarei aspettato più entusiasmo ma non siamo riusciti a fare quello che dovevamo. Molti giocatori avevano la testa da un’altra parte. Adesso la società che subentra è giusto che faccia le sue valutazioni su tutto, anche sul mister, e sulle reali possibilità di salvezza di quest’organico. Un giocatore ha il dovere di rispettare la maglia che indossa e la società che lo paga. Se andate a rivedere i gol che abbiamo preso vedrete che commettiamo sempre gli stessi errori perché non c’è la mente serena. Ci si dovrà lavorare ancora nonostante i nostri tentativi. Non è la squadra che abbiamo visto ad inizio campionato. Modica ha sempre difeso questi giocatori ma si aspettava qualcosa in più dal gruppo, anche oggi tutte le scelte sono state dettate da lui. Ci aspettavamo una reazione da parte di alcuni ragazzi ma non è arrivata“.
Davide Petrucci:” Siamo molto rammaricati del risultato e della prestazione. Non abbiano lavorato probabilmente nelle condizioni giuste. Da alcune settimane ormai gran parte dei giocatori non vuole stare più qui e quindi quando lavori in un contesto di gruppo in cui tanti non remano nella stessa direzione diventa tutto più complicato. Non è possibile fare un allenamento senza arrivare ad undici calciatori perché mezza squadra non c’è. Poi ne paghi le conseguenze in partita e i risultati non arrivano. Non ci sono le migliori condizioni ma non deve essere una scusa. In tanti non vengono da stagioni positive ma questo deve essere uno stimolo e alimentare la voglia di rivalsa. Soltanto un debole scappa di fronte alle difficoltà. Abbiamo un’opportunità importante e me io voglio giocare, fino alla fine. Purtroppo in molti non stanno più con la testa qui anche perché non c’è chiarezza attorno a questa società, che quindi viene percepita così all’esterno. La chiedono la città, i tifosi e i calciatori. Il contorno non ci dovrebbe condizionare ma purtroppo ti influenza e influisce. Per troppo tempo non era chiaro se il presidente avrebbe venduto o meno: tutto questo destabilizza l’intero ambiente“.