Si chiude la 2^ giornata di Champions League per le italiane.
Una due giorni con poche gioie e tante delusioni. Analizziamo le gare di Juventus, Napoli, Inter ed Atalanta.
I bianconeri sono gli unici a vincere tra le nostre squadre in Champions League. La gara contro il Bayer Leverkusen ha mostrato personalità, sicurezza ed una crescita sia nel gioco che nei singoli. Mvp della gara sicuramente Juan Cuadrado che sorprende nel ruolo di terzino, dando un boccata d’aria a tutta la linea difensiva. Bravo in fase di copertura e devastanta in zona offensiva, potrebbe rappresentare un’arma fondamentale durante la stagione. Dal colombiano, passiamo al ritrovato Gonzalo Higuain la prima punta che mancava ad Allegri nella scorsa stagione. Il Pipita sta ritrovando la forma migliore e con Sarri il feeling è innegabile. I bianconeri arrivano carichi alla gara di domenica contro l’Inter.
Passando proprio ai nerazzurri, la sfida del Camp Nou è una gara dai due volti. Un primo tempo stellare nel quale la squadra di Conte meritava almeno il doppio vantaggio ed un secondo tempo timoroso e con poca personalità dominato dal Barcellona. L’Inter non approfitta delle fragilità di questo Barcellona e di un Messi nemmeno al 50%, accarezzando una vittoria che sarebbe stata fondamentale in ottica qualificazione. Adesso il cammino è compromesso come sottolineato da Conte che, nel post partita, si lascia andare a delle polemiche sterili e fuori luogo contro la terna arbitrale.
Primo nel girone a 4 punti come la Juventus ma con un netto passo indietro rispetto al trionfo con il Liverpool. La squadra di Ancelotti sta vivendo un inizio di stagione sulle montagne russe ed il deludente 0-0 contro il Genk ne è la dimostrazione. Gli azzurri sprecano tanto e rischiano anche la beffa, come spesso succede in partite del genere. Trapela un certo nervosissimo nel gruppo e nello spogliatoio. Visto chiaramente nell’inizio horror di Koulibaly, fa storcere il naso anche la tribuna di Insigne per motivi tecnici. Milik è un pesce fuor d’acqua ed il solo Llorente non potrà ricorprire il ruolo di prima punta per tutta la stagione.
ATALANTA
Tutti speravamo fino all’ultimo secondo nella vittoria della Dea. Una squadra che rappresenta un’eccellenza italiana dal punto di vista societario e di gestione. La squadra di Gasperini, dopo la scoppola di Zagabria, si cala nell’atmosfera europea di fronte ai propri tifosi a San Siro. La sconfitta è totalmente immeritata ma, anche in questo caso, gli errori di personalità sono stati evidenti. A partire dal rigore fallito da Ilicic, sino ai due goal subiti troppo ingenuamente. L’obiettivo è quello di riuscire a strappare il terzo posto per l’Europa League.