Vigilia di Serie A per la Juventus. Il tecnico Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa all’Allianz Stadium. Domani infatti c’è la sfida all’Atalanta, quinta in classifica, gara d’apertura del tredicesimo turno di Serie A. Queste le sue dichiarazioni principali.
C’è stato un chiarimento con Cristiano Ronaldo?
“Non ce n’è bisogno, le reazioni alle sostituzioni sono queste in tutte le serie sin dagli anni ’90, dai dilettanti in su. Non è un problema, semmai il problema è che martedì il ragazzo ha detto che non era stato bene nell’ultima gara, che aveva avuto i problemi delle ultime partite, e per questo abbiamo preparato un programma che gli consentisse di superare l’acciacco. L’obiettivo è diventato la partita di Champions con l’Atletico Madrid, domani al 99% non sarà a disposizione”.
Atalanta squadra fastidiosa e che gioca con grande intensità, come affrontarla? Adattandosi o imponendo il proprio modo di giocare?
“L’Atalanta ha un modo di giocare con aggressività e intensità, definirla fastidiosa è riduttivo… Ha grandi qualità tecniche, non a caso segna più di tutti. La definizione migliore per loro l’ha fatta Guardiola, dicendo che affrontarli è come andare dal dentista: ne puoi uscire bene ma con dolore. È una squadra forte, difficile da affrontare e pericolosa, imporre la partita cercando di nascondere le loro doti sarebbe importantissima ma sarà difficilissimo, dobbiamo provarci”.
Tornando all’Atalanta, la Juventus affronta il miglior attacco avendo la miglior difesa: cambia qualcosa nel modo di preparare le partite?
“A Napoli avevamo la seconda difesa del campionato, passammo dai 54 gol subìti ai 31 del mio primo anno. Anche al Chelsea avevamo la terza difesa della Premier, avere la migliore difesa non è una grande novità. Cambiare una mentalità per un singolo avversario credo sia impossibile. Oggi avrò tutta la squadra, ma se riuscissi a cambiare la mentalità farei il chiromante, l’astrologo. Servono mesi per costruire una mentalità, dobbiamo andare avanti per la nostra strada”.
Qual è la condizione della squadra? Le Nazionali hanno restituito qualche acciaccato e qualcuno rilanciato, come Danilo e Ramsey.
“Ancora non li ho ritrovati neanche tutti. Cuadrado è rientrato ieri, anche un po’ acciaccato. Li ho ritrovati come li ritrovi dalle Nazionali, tutti pieni di piccoli problemi e piccoli acciacchi. Danilo non aveva bisogno di rilanciarsi, perché ha avuto un periodo in cui non giocava perché infortunato, Ramsey aveva giocato non la partita prima, ma quella prima ancora in Champions, quindi cominciavano a stare bene. Problema durante la sosta senza dubbio Alex Sandro, anche se quello che sta venendo fuori è meno grave delle voci che arrivavano dalla Nazionale brasiliana. Abbiamo un problemino con l’adduttore per Rabiot e un colpo alla schiena per Cuadrado. Pjanic per fortuna era negativo agli esami strumentali, è in gruppo, sta abbastanza bene e dovrebbe essere a disposizione”.
Danilo ha detto che è entusiasta del gioco della Juve, ma che al City per esprimersi al massimo sono serviti due anni di crescita costante. Quanto ci vorrà per voi?
“Non sono neanche d’accordo che la crescita sia stata costante, la crescita è frutto di momenti di crescita e di regressione, io non ho mai visto una crescita costante. Vogliamo fare un certo tipo di calcio, ma non possiamo andare contro le caratteristiche di certi giocatori, se ci si piega da una delle due parti viene fuori qualche problema. Questa squadra ha ancora molto da esprimere, ma non solo in base alle mie idee, ma anche in base alle proprie caratteristiche”.
Matuidi come sta? Può giocare domani?
“Ha un po’ di dolore, ma caratterialmente riesce ad andare sopra a questi dolori per le sue caratteristiche, credo sia completamente a disposizione visto che ha fatto partitella e intero allenamento con noi ieri”.