Un’impresa storica, un traguardo impensabile, un risultato straordinario: l’Atalanta stravince in casa dello Shakhtar per 3 a 0 e passa agli ottavi di finale, dopo aver conquistato un solo punto nelle prime quattro giornate del girone.
Le intenzioni della Dea si intuiscono fin dalle prime battute, d’altronde c’è un solo risultato su tre favorevole per il passaggio del turno, connesso anche ad uno altrettanto benevolo nell’altra gara. Prima con Pasalic, poi con Muriel gli uomini di Gasperini vanno vicini al vantaggio, ma è Gollini a salvare la pelle ai suoi con un colpo di reni sull’attaccante degli ucraini.
Nella ripresa i neroblu alzano i ritmi e trovano il vantaggio con Castagne, prima annullato per fuorigioco di Gomez, poi convalidato dal Var: è 1 a 0 per la Dea. Passano dieci minuti e su calcio piazzato Pasalic tocca con la punta del piede destro e sorprende Pyatov sul primo palo. I 500 tifosi bergamaschi al seguito sono in visibilio e l’entusiasmo aumenta dopo il definitivo 3 a 0 di Gosens su incomprensione della difesa arancio.
Nessuno avrebbe scommesso una lira sulla qualificazione dell’Atalanta alla fase a eliminazione diretta dopo le prime quattro gare disputate dagli orobici, ed invece Gasperini ha saputo tirare fuori dal cilindro un altro colpo da maestro.