“I derby non si giocano, si vincono”. Una delle frasi più utilizzate, magari con toni e parole diverse, nella storia del calcio. I derby rappresentano dei match da non fallire, dove ogni minimo dettagli può essere decisivo. Ed in un paese come l’Italia, dove il calcio è religione, la storia passa anche dal Derby della Lanterna. La città di Genova si ferma e si fermerà anche domani sera per l’anticipo serale della 16^ giornata tra Genoa e Sampdoria.
Ci sono immagini indelebili di questa sfida storica: dalle giocate di Vialli e Mancini, sino ai goal di Milito per arrivare a qualche anno fa. Tuttavia, in questa stagione, l’attesa è molto diversa rispetto al passato. Oggi il derby della Lanterna è un crocevia fondamentale nonostante il campionato sia ancora lungo. Le due squadre di Genova rischiano la Serie B e tre punti sarebbero importantissimi per svoltare. Dopo quindici giornate, infatti, i rossoblu hanno conquistato appena 11 punti e si ritrovano al terz’ultimo posto. Non va meglio alla Samp distante appena una lunghezza.
Situazioni societarie difficili, un cambio di allenatore già effettuato e poche certezze. Da un lato la scommessa su Thiago Motta ed il suo calcio “rivoluzionario”. Dall’altra la praticità di Claudio Ranieri e la sua esperienza in miracoli. Sarà una sfida difficile da pronosticare, nella quale l’unica cosa certa sarà una prevalenza di tifo verso il Genoa che giocherà in casa questa sfida d’andata.
Il pareggio non serve a nessuno, una vittoria darebbe ossigeno ed affosserebbe l’avversario. Una sfida fratricida che può segnare un’intera stagione.