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Serie A, le parole di Sarri verso Roma – Juventus

Dopo la netta vittoria contro il Cagliari, la Juventus riparte dalla sfida di domani in campionato contro la Roma. In conferenza stampa Maurizio Sarri ha presentato il match. Queste le sue dichiarazioni principali.

Dopo il Cagliari aveva detto che era stata la partita migliore sul piano della continuità. La partita con la Roma che risposte deve dare? Farà meno rotazioni?
“Sarà una partita difficile, si deve trovare continuità in un periodo. Abbiamo fatto gare in cui non riuscivano a rendere in alcuni spezzoni di gara, adesso dobbiamo proseguire su quanto di buono fatto col Cagliari. Il valore della squadra avversaria è molto alto. La partita sarà diversa. Rotazioni? Per anni mi avevano indicato come uno che non cambiava mai. Adesso mi chiedete di fare meno rotazioni… Le rotazioni verranno naturali con tre partite in una settimana”.

Fonseca l’ha indicata come uno dei migliori allenatori a livello europeo. Che idea si è fatto di lui e della sua Roma?
“L’avevo indicato tra le novità della stagione. Lo avevo visto con lo Shakhtar e quella squadra giocava un calcio propositivo di livello europeo. Mi aspettavo che desse una bella impronta alla sua squadra. Mi sembra stiano lavorando bene anche in alcuni periodi difficili per via degli infortuni. E’ un allenatore di altissimo livello”.

Fonseca non ha escluso di giocare con la difesa a tre. Cosa cambierebbe?
“Se vogliamo andare in pressione ci cambierebbero i movimenti difensivi. Ormai però abbiamo trovato diverse partite in cui lo abbiamo fatto. Non sarebbe una novità”.

L’importanza di Higuain nella sua squadra? Sembra di lui c’è un vuoto nell’area di rigore avversaria…
“Dipende dalle caratteristiche dei giocatori. Dybala parte da più dietro e Ronaldo da posizione più decentrata. Bisogna trovare con altri giocatori di andare a riempire quelle zone di campo per non essere assenti dentro l’area avversaria. Higuain ci risolve un problema nell’area. Però abbiamo un potenziale offensivo elevatissimo con i nostri giocatori, dobbiamo migliorare nel sfruttarlo”.

Ha chiesto un regalo alla squadra?
“La squadra deve fare sempre bene la prestazione e portare punti indipendentemente da tutto e tutti. Ormai ho un’età in cui non mi fa vedere più di buon occhio il compleanno, l’ultima cosa che mi viene in mente è chiedere regali”.

Cosa la preoccupa della Roma?
“Ha giocatori tecnici e una squadra che con dei continui strappi si rende pericolosissima. Può fare degli improvvisi capovolgimenti e portare ad allungarti. Il pericolo è farsi spezzare in due e mettersi in difficoltà.”.

Come sta De Ligt o è favorito Demiral?
“Comincia a stare meglio. La sensazione è che il problema al pube che lo ha condizionato lo stia smaltendo, resta un problema alla spalla. Speriamo di averlo velocemente. La sensazione è che possa tornare presto sui suoi livelli”.

Mercato: la continuità di cui parlava conta anche sulle rose che vanno cambiare meno?
“Chiaro che quando un organico lavora per più stagioni, con la stessa guida tecnica, la continuità di lavoro premia. I giocatori possono crescere a dismisura e il mercato dipende meno rilevante. In Italia è sempre difficile fare programmi a lunga scadenza, all’estero è più facile. Al Liverpool hanno avuto pazienza di aspettare e poi sono stati premiati. E’ una questione di mentalità”.

Quanto toglie cambiare spesso la formazione e dunque far venire meno la continuità che dava in passato?
“A Napoli avevo valutato giusto puntare sullo stesso gruppo, qua ci sono le condizioni per cambiare. Non ho fatto alcuno sforzo. Cambiare due-tre giocatori non cambia molto la filosofia di gioco ma solo per caratteristiche individuali dei giocatori, se ne cambi 6-7 certamente si può snaturare lo sviluppo delle cose che vuoi fare”.

Ramsey in passato riusciva spesso a buttarsi in area di rigore? Khedira non c’è. Lo chiede anche a Rabiot?
“Ramsey può farlo bene. Quando davanti ci sono Dybala e Ronaldo si possono trovare spazi con facilità. Poi ci sono giocatori che trovano spazi più o meno facilmente. Chiaro che Khedira per sue caratteristiche ha questa predisposizione ad attaccare l’area. Anche Rabiot potrebbe farlo bene e può migliorare”.

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